Gestivano il traffico di droga a Trani e Bisceglie anche dal penitenziario

Veronica Robinson

Ottobre 14, 2025

Il Tribunale di Trani ha recentemente accolto la richiesta della Procura locale, emettendo un’ordinanza di misura cautelare personale e reale nei confronti di sette individui accusati di vari reati, tra cui la produzione, il traffico e la detenzione illecita di sostanze stupefacenti. La decisione è stata presa il 15 marzo 2025, a seguito di un’operazione condotta dalla Compagnia di Trani, che ha portato al sequestro di oltre 130.000 euro e di un’attività commerciale, intestata fittiziamente, per eludere le normative sulle misure di prevenzione patrimoniale.

Le indagini condotte dalla Procura di Trani

Le indagini che hanno portato a queste misure sono scaturite da un controllo effettuato dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale B.A.T. a Trani, dove è stata sequestrata circa 1 kg di cocaina e rinvenuti 60.000 euro in contante nell’abitazione di uno degli indagati. Questi eventi hanno dato il via a un’ampia attività investigativa, che ha incluso intercettazioni telefoniche e ambientali e operazioni di osservazione e pedinamento nei comuni di Trani e Bisceglie.

Grazie a queste investigazioni, è emerso un complesso sistema di spaccio, con una rete di pusher attivi nelle due città. Gli indagati, alcuni dei quali detenuti presso la Casa Circondariale di Trani, impartivano direttive ai loro collaboratori per la distribuzione di sostanze stupefacenti in specifiche aree, spesso identificate con nomi in codice durante le conversazioni. Termini come “pinetina”, “terra rossa” e “quaranta scale” venivano utilizzati per riferirsi ai luoghi di spaccio, mentre sostanze come cocaina venivano chiamate con nomi fantasiosi come “ricci di mare” e “noci di mare”.

Risultati delle operazioni e misure cautelari

A seguito delle indagini, sono stati sequestrati circa 1.2 kg di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina, hashish e marijuana. Inoltre, sono stati effettuati due arresti in flagranza di reato, convalidati dal Tribunale di Trani, e diversi assuntori sono stati segnalati alla Prefettura di Barletta-Andria-Trani per i relativi provvedimenti.

Il 15 marzo 2025, il Tribunale ha disposto la custodia cautelare in carcere per cinque soggetti e un obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per un altro. È stata anche imposta una misura cautelare interdittiva, che prevede un divieto temporaneo di cinque anni di esercitare attività imprenditoriali e di ricoprire ruoli direttivi in enti e aziende.

Il decreto di sequestro preventivo, emesso in concomitanza con le misure personali, ha mirato alla confisca di oltre 130.000 euro e di un’attività commerciale fittiziamente intestata alla moglie di uno dei principali indagati. Questo provvedimento è stato adottato per garantire il rispetto delle normative in materia di prevenzione patrimoniale, rafforzando l’azione repressiva contro il traffico di sostanze stupefacenti nella regione.

×