Il 15 aprile 2025, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è atterrato a Gerusalemme, accolto da una cerimonia che ha catturato l’attenzione dei media internazionali. Proiettata sullo stadio di Gerusalemme, la silhouette di Trump è stata visibile dall’Air Force One, mentre il presidente seguiva il rilascio del primo gruppo di ostaggi su Fox News. All’arrivo, lo attendevano il Presidente israeliano Isaac Herzog, il Premier Benjamin Netanyahu e le loro consorti.
Il convoglio presidenziale e l’incontro alla Knesset
Il convoglio presidenziale ha fatto rotta verso Gerusalemme, dove il presidente Trump ha firmato il libro degli ospiti alla Knesset, il Parlamento israeliano, utilizzando caratteri cubitali. Durante l’incontro con i familiari degli ostaggi, Trump ha descritto la fine della crisi come “un lungo e doloroso incubo” e ha promesso una “nuova alba di pace e prosperità per il Medio Oriente“. Ha elogiato Netanyahu, affermando: “Mi ha chiesto un sacco di armi, armi che non avevo mai sentito nominare, gli ho dato le migliori e le ha usate bene”.
Appello a Herzog e tensioni nella regione
Trump ha poi fatto un appello a Herzog affinché concedesse la grazia al primo ministro, minimizzando le accuse di corruzione a suo carico: “È solo una storia di sigari e champagne, a chi importa”. Tuttavia, il suo discorso è stato interrotto da un deputato arabo israeliano che ha esposto un cartello a favore della Palestina, un gesto che ha evidenziato le tensioni ancora presenti nella regione.
Visita in Egitto e cerimonia con i leader
La visita di Trump ha proseguito in Egitto, dove il governo di Abdel Fattah al-Sisi ha organizzato una cerimonia imponente. Sotto la grande scritta “PACE 2025”, il presidente americano ha accolto leader di diverse nazioni, tra cui re, presidenti, premier, emiri e sultani. La stretta di mano più significativa è stata con Mahmoud Abbas, leader della Cisgiordania, a cui Trump ha presentato un piano che richiede riforme profonde in vista di un futuro governo di Gaza.
Accordo e futuro della cooperazione
I leader si sono riuniti attorno a un tavolo per firmare un accordo contenente 20 punti elaborati dall’amministrazione Trump. Con il suo volo di ritorno oltre l’oceano, rimane da vedere se questa visita rappresenterà una semplice passerella o l’inizio di una nuova era di cooperazione e pace nella regione.