Made in Italy: Coldiretti stima il valore del cibo pari a 20 finanziarie

Rosita Ponti

Ottobre 14, 2025

Il settore agroalimentare italiano si conferma come un pilastro fondamentale dell’economia nazionale, con una filiera che raggiunge un valore di 707 miliardi di euro. Questo dato è emerso da un’analisi condotta da Coldiretti in occasione dell’inaugurazione del XXIII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, tenutosi a Roma il 2 settembre 2025 presso il Casino dell’Aurora Pallavicini di Palazzo Rospigliosi. La crescita di questo settore è paragonabile a quella di oltre venti manovre finanziarie, evidenziando l’importanza strategica dell’agricoltura per il Paese.

Il valore del made in italy

Il Made in Italy rappresenta un elemento chiave nel panorama lavorativo, impiegando circa 4 milioni di persone e supportato da 700mila imprese agricole. Questo modello di agricoltura, che si distingue per la qualità e l’innovazione, ha permesso all’Italia di raggiungere il primato nell’Unione Europea per valore aggiunto, superando i 42 miliardi di euro nel 2024. Inoltre, il valore generato per ettaro è quasi di 3000 euro, posizionando l’Italia al primo posto in Europa, ben al di sopra di Francia e Germania.

La FAO ha evidenziato l’importanza di investire in agricoltura, stimando che ogni euro investito possa generare un ritorno di quattro euro in termini di sviluppo. L’Italia si distingue anche per la sua leadership nella qualità, vantando 328 specialità Dop/Igp/Stg, 529 vini Dop/Igp e oltre 5500 prodotti alimentari tradizionali. Inoltre, la rete di Campagna Amica rappresenta la più ampia iniziativa di vendita diretta degli agricoltori, contribuendo a promuovere la freschezza e la qualità dei prodotti locali.

Superficie agricola e export in crescita

La superficie agricola utilizzata in Italia ammonta a 12,5 milioni di ettari, equivalenti al 42% del territorio nazionale. Questo dato sottolinea l’importanza dell’agricoltura nella gestione del suolo italiano, come evidenziato da Coldiretti. L’export agroalimentare ha raggiunto nei primi sette mesi del 2025 un valore di 42,5 miliardi di euro, con un incremento del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Se questa tendenza continua, si prevede un nuovo record, superando i 69,1 miliardi di euro già raggiunti nel 2024.

L’obiettivo di Coldiretti è ambizioso: portare il valore annuale delle esportazioni agroalimentari a 100 miliardi di euro entro il 2030. Questo traguardo è sostenuto dalla convinzione che l’agricoltura italiana possa continuare a generare valore, occupazione e identità culturale.

Le sfide del settore agroalimentare

Nonostante i successi, il settore agroalimentare italiano affronta sfide significative. Gli effetti del maltempo e della siccità continuano a compromettere le produzioni, con danni che si riflettono su vari settori, tra cui la frutta. Nel 2025, la produzione di nocciole ha subito un drammatico calo, dimezzandosi rispetto agli anni precedenti.

In aggiunta alle problematiche climatiche, il settore deve fronteggiare anche le speculazioni di mercato. Nel caso del grano, i prezzi pagati agli agricoltori sono scesi al di sotto dei costi di produzione, a causa di pratiche scorrette di alcuni intermediari. Per far fronte a questa crisi, circa ventimila agricoltori di Coldiretti hanno manifestato in diverse città italiane, presentando proposte concrete che hanno trovato sostegno anche nel Governo, rappresentato dal ministro Lollobrigida.

Le tensioni non mancano nemmeno nel settore vinicolo, dove gli effetti dei dazi americani si sommano a cambiamenti strutturali che richiedono strategie di rilancio efficaci. Coldiretti sottolinea l’importanza di affrontare queste sfide per garantire un futuro sostenibile e prospero al settore agroalimentare italiano.

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