Truffe online: quasi il 50% dei nativi digitali vittima per scarsa alfabetizzazione finanziaria

Veronica Robinson

Ottobre 14, 2025

L’educazione finanziaria รจ un tema cruciale nel contesto attuale, dove la gestione del denaro diventa sempre piรน complessa. Secondo recenti dati, il 38% dei giovani italiani ha giร  subito truffe finanziarie, evidenziando la necessitร  di una maggiore consapevolezza in questo ambito. Questo quadro emerge dall’ultima edizione dell’Osservatorio sull’Educazione Finanziaria, condotto da Skuola.net in collaborazione con la Banking Academy di ESG Italy di UniCredit, che ha coinvolto 1.500 giovani di etร  compresa tra i 14 e i 29 anni.

Le lacune nell’educazione finanziaria

La mancanza di competenze finanziarie tra le nuove generazioni รจ preoccupante. Il 52% dei giovani intervistati risulta non sufficientemente alfabetizzato sui temi economici di base, come l’inflazione e la diversificazione degli investimenti. Questo deficit di conoscenze porta a comportamenti rischiosi, con le ragazze che mostrano un tasso di analfabetismo finanziario del 43,6%, mentre tra i maschi la percentuale sale al 59,5%. Le truffe finanziarie online colpiscono l’11% delle ragazze, ma ben il 61% dei ragazzi, evidenziando un problema di superficialitร , come indicato dal 90% dei maschi e dal 60% delle femmine.

Questo divario di competenze riflette una tendenza giร  osservata nelle generazioni precedenti: le donne tendono ad avere una preparazione teorica migliore, mentre gli uomini si dimostrano piรน propensi a investire i propri risparmi. Solo il 3,9% delle ragazze investe, rispetto al 18% dei ragazzi. L’educazione finanziaria non dovrebbe essere vista come un’opzione, ma come una necessitร , come sottolineato dalle recenti linee guida sull’educazione civica.

Iniziative per migliorare la cultura finanziaria

Negli ultimi anni, Banca d’Italia e altri attori del sistema hanno avviato iniziative per migliorare l’educazione finanziaria nelle scuole. Un esempio รจ la Banking Academy di ESG Italy di UniCredit, attiva da circa quindici anni in centinaia di scuole superiori e universitร . Attraverso programmi come “Startup Your Life“, UniCredit ha formato oltre 35.000 giovani all’anno su temi legati alla gestione del denaro e all’imprenditorialitร .

Attualmente, sono in corso i Campionati di Educazione Finanziaria e Sostenibilitร  2025, un’iniziativa che rappresenta un ulteriore passo verso la sensibilizzazione dei giovani sull’importanza della cultura finanziaria. I dati mostrano che i ragazzi di etร  compresa tra i 14 e i 21 anni si comportano meglio rispetto ai loro coetanei piรน grandi, dimostrando l’efficacia di un’educazione finanziaria continua.

La propensione al risparmio e agli investimenti

Il risparmio tra i giovani italiani รจ presente, ma spesso si basa su metodi tradizionali. Solo il 10% dei giovani dichiara di non avere risparmi, mentre il 40% riesce a mettere da parte denaro, principalmente in contante. La maggior parte dei giovani preferisce mantenere i propri risparmi su conti correnti o carte prepagate, con solo il 10% che investe in strumenti finanziari.

Circa il 47% degli intervistati ha iniziato a investire, con una percentuale che aumenta con l’etร , raggiungendo l’86% tra i 26 e i 29 anni. La cultura del risparmio รจ spesso legata a obiettivi specifici, con il 26% che mira a traguardi a breve termine e il 19% a lungo termine. Tuttavia, la consapevolezza riguardo alla previdenza finanziaria รจ bassa, con un quinto degli intervistati che non sa cosa sia una pensione integrativa.

Le sfide del mondo digitale e delle truffe

Le nuove generazioni sono esposte a raggiri digitali, ma solo il 51% riconosce le truffe come phishing e smishing. La violenza economica รจ un altro tema preoccupante, con solo il 57% delle ragazze che riesce a comprenderne le sfumature, rispetto al 23% dei ragazzi. La propensione al risparmio riflette anche le abitudini familiari, con il 38,1% degli intervistati che possiede un conto corrente personale.

La crescita dell’uso di metodi di pagamento cashless e il sovraindebitamento sono fenomeni che richiedono attenzione. Tra i 14 e i 17 anni, il contante รจ ancora il metodo di pagamento preferito, mentre tra i piรน grandi si osserva una diminuzione dell’uso del contante. Questo scenario evidenzia l’importanza di un’educazione finanziaria continua, anche dopo il percorso scolastico.

La necessitร  di un’educazione finanziaria sistematica

Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, sottolinea l’importanza di integrare l’educazione finanziaria nel sistema scolastico. Con l’avanzare dell’intelligenza artificiale, รจ fondamentale fornire strumenti che permettano ai giovani di gestire i propri soldi in modo consapevole. La missione di educare le nuove generazioni deve continuare, garantendo un futuro in cui la cultura finanziaria non sia un optional, ma una competenza essenziale.

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