Afghanistan e Pakistan: raggiunto un accordo per un nuovo cessate il fuoco

Rosita Ponti

Ottobre 19, 2025

Dopo una settimana caratterizzata da intensi scontri e un bilancio drammatico di decine di morti e centinaia di feriti, il 16 ottobre 2025, Afghanistan e Pakistan hanno finalmente raggiunto un accordo per un cessate il fuoco immediato. La notizia è stata ufficialmente confermata dal Ministero degli Esteri del Qatar, che ha svolto un ruolo cruciale nella mediazione dei negoziati. Questo nuovo cessate il fuoco, della durata di 48 ore, è entrato in vigore dopo la scadenza dell’ultima tregua avvenuta venerdì scorso.

Meccanismi per la pace e stabilità

I governi di Afghanistan e Pakistan hanno concordato di implementare meccanismi volti a garantire una pace duratura e stabilità nella regione. Le due nazioni si sono impegnate a tenere colloqui di follow-up nei prossimi giorni per assicurare che la tregua possa essere sostenibile nel lungo periodo. Questo sviluppo è particolarmente significativo in un contesto in cui la violenza era aumentata drasticamente dall’inizio di ottobre, con entrambe le parti che si accusavano reciprocamente di attacchi e aggressioni. Il Pakistan ha denunciato l’Afghanistan per aver offerto rifugio a militanti responsabili di attacchi lungo le zone di confine, un’accusa che è stata prontamente respinta dal governo talebano afghano.

Aumento della tensione dal 2021

La tensione tra Afghanistan e Pakistan ha visto un incremento esponenziale dal 2021, anno in cui i talebani sono tornati al potere e hanno riacquisito il controllo dell’Afghanistan. Questo scenario ha sollevato preoccupazioni internazionali per la stabilità della regione, già vulnerabile a gruppi estremisti come lo Stato Islamico e al-Qaida, che cercano di riemergere in un contesto di conflitto. Gli scontri recenti hanno messo in evidenza le fragilità delle relazioni bilaterali e la necessità urgente di un dialogo costruttivo.

Le dichiarazioni del governo pachistano

Il 11 ottobre, il ministro degli Esteri pachistano e vicepremier, Ishaq Dar, ha denunciato pubblicamente le “incursioni ingiustificate” delle forze talebane lungo il confine, definendole una “grave provocazione”. Dar ha affermato che le risposte del Pakistan sono state mirate a neutralizzare le infrastrutture talebane e a combattere i gruppi terroristici operanti dal suolo afghano, come il Tehrik-e-Taliban Pakistan e i gruppi separatisti baluci. Ha inoltre sottolineato l’intenzione del Pakistan di evitare danni ai civili afghani, esprimendo la necessità di misure concrete da parte del governo talebano per migliorare le relazioni tra i due Paesi.

Attacchi e violazioni del territorio

La situazione è degenerata all’inizio della seconda settimana di ottobre, quando il Tehrik-e-Taliban Pakistan ha lanciato una serie di attacchi nel Khyber Pakhtunkhwa, uccidendo circa 30 soldati e poliziotti pachistani. In risposta, il governo afghano ha accusato il Pakistan di aver violato il proprio spazio aereo il 10 ottobre, bombardando un mercato civile nella provincia di Paktika. Questi eventi hanno ulteriormente esacerbato le tensioni tra i due Paesi, rendendo evidente la necessità di un intervento diplomatico per evitare un ulteriore deterioramento della situazione.

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