Fiet, Loiodice, presidente Unapol: “L’olio extravergine d’oliva unisce e rappresenta la nostra identità”

Rosita Ponti

Ottobre 19, 2025

Nel Palazzo Ca’ Vendramin Calergi, che ospita il Casinò di Venezia, si è svolto il convegno “EVO Generation” il 15 febbraio 2025. Questo evento, organizzato da UNAPOL – Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli, ha avuto come tema centrale il coinvolgimento dei giovani, con l’intento di sensibilizzarli e farli diventare protagonisti nella promozione della salute e del benessere derivanti da scelte alimentari consapevoli e dalla valorizzazione dell’olio extra vergine d’oliva.

Apertura dei lavori

L’apertura dei lavori è stata affidata a Tommaso Loiodice, presidente di UNAPOL, che ha condiviso il palco con figure istituzionali e rappresentanti del settore. Tra i partecipanti si sono distinti Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura, Daniele D’Amario della Regione Abruzzo, Leonardo Granata di Confagricoltura, Carlotta Franchi dell’Istituto Mario Negri, Anna Cane di Assitol e Alfredo Marasciulo, capo panel riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura.

Intervento di Loiodice

Durante il suo intervento, Loiodice ha sottolineato l’importanza della formazione e sensibilizzazione delle nuove generazioni, definendola fondamentale per un futuro più consapevole e sostenibile. Ha dichiarato: “Desideriamo che i giovani diventino i nuovi ambasciatori della cultura dell’olio. Questo non avverrà solo attraverso i progetti educativi che UNAPOL porta nelle scuole, ma anche incentivando i giovani talenti delle cucine italiane a valorizzare il nostro olio extra vergine. In un convegno dedicato al futuro, l’olio EVO rappresenta un simbolo della Dieta Mediterranea da promuovere a livello globale come modello di salute e identità italiana“.

Necessità di un cambio di paradigma

L’incontro ha messo in evidenza la necessità di un cambio di paradigma nelle abitudini alimentari, con l’obiettivo di trasmettere ai giovani l’importanza di una dieta equilibrata e della cultura gastronomica legata all’olio d’oliva. La partecipazione attiva dei giovani è vista come un passo cruciale per garantire la continuità di tradizioni culinarie e pratiche sostenibili nel settore agroalimentare.

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