Il governo di Giorgia Meloni ha raggiunto un nuovo importante traguardo, diventando il terzo esecutivo più longevo della storia repubblicana italiana, con un mandato di 1.093 giorni. Questo risultato, che colloca l’attuale governo alle spalle solo dei governi Berlusconi II e Berlusconi IV, segnala una stabilità politica in un Paese che ha visto alternarsi ben 68 governi in 79 anni. Meloni è al potere dal 25 settembre 2022, e il suo operato ha portato a un miglioramento del giudizio delle agenzie di rating, con S&P, Moody’s e Fitch che hanno promosso l’Italia, mentre DBRS Morningstar ha elevato il rating da ‘BBB’ a ‘A con trend stabile’.
Il contesto politico attuale
La stabilità del governo di Meloni ha avuto ripercussioni positive anche sul fronte economico. Tuttavia, il clima politico rimane teso, specialmente in seguito a un recente episodio che ha coinvolto il giornalista Sigfrido Ranucci, vittima di un attentato con un ordigno esplosivo piazzato sotto la sua auto. Questo evento ha innescato un acceso dibattito politico, con la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che ha definito la situazione in Italia come una “democrazia a rischio”. Durante il congresso del Partito del Socialismo Europeo ad Amsterdam, Schlein ha espresso preoccupazione per la libertà di espressione nel Paese, sottolineando come l’attacco a Ranucci rappresenti un grave segnale.
Le reazioni alle affermazioni di Schlein
Le parole di Schlein non sono passate inosservate e hanno suscitato una reazione immediata da parte di Meloni, che ha utilizzato i social media per rispondere alle accuse. La premier ha definito vergognoso il comportamento della leader democratica, accusandola di diffondere falsità e di non rappresentare adeguatamente l’Italia. Questo scambio di accuse riflette le tensioni persistenti tra governo e opposizione, accentuate da recenti eventi di cronaca che hanno suscitato solidarietà anche al di fuori delle linee politiche tradizionali.
Le riforme istituzionali e il futuro politico
Uno dei temi centrali del dibattito politico italiano sono le riforme istituzionali. Tra le proposte più controverse vi è quella del “premierato”, definito da Meloni come “la madre di tutte le riforme”, e la “separazione delle carriere” per i magistrati. La legge elettorale, al momento, è oggetto di discussione, con ipotesi che prevedono l’eliminazione dei collegi uninominali in favore di un sistema proporzionale con premio di maggioranza, che potrebbe includere l’indicazione del candidato premier sulla scheda elettorale.
L’immagine internazionale di Meloni
Nonostante le sfide interne, Giorgia Meloni ha saputo costruire un’immagine solida a livello internazionale. L’ex premier Mario Monti ha recentemente dichiarato che Meloni è apprezzata sia in Italia che all’estero per le sue capacità di leadership. La premier ha ricevuto elogi da importanti testate estere, come il New York Times, che l’ha definita “la persona più potente d’Europa”. Il suo rapporto con Donald Trump è stato al centro di molte attenzioni, con Meloni che ha sottolineato l’importanza dei legami tra Italia e Stati Uniti in un videomessaggio, evidenziando il contributo degli italoamericani alla società americana.
Commenti e reazioni internazionali
Recentemente, Trump ha condiviso un video di Meloni sui suoi social, lodandola per le sue azioni e commentando positivamente il suo approccio nei confronti dell’Unione Europea. La premier ha anche affrontato temi delicati come la cultura ‘Woke’ e il Columbus Day, sottolineando la necessità di preservare la storia e le tradizioni. La sua posizione ha generato discussioni e reazioni, evidenziando il suo ruolo come figura di spicco nel panorama politico europeo.