Sette nuovi santi canonizzati dal Papa: spiccano Bartolo Longo e il primo della Papua Nuova Guinea

Veronica Robinson

Ottobre 19, 2025

Papa Leone XIV ha ufficializzato la canonizzazione di sette nuovi santi durante una solenne celebrazione tenutasi a Piazza San Pietro il 19 ottobre 2025. Tra i nuovi santi ci sono figure significative come Bartolo Longo, fondatore del Santuario della Madonna di Pompei, e Peter To Rot, il primo santo della Papua Nuova Guinea. Questa cerimonia ha messo in evidenza l’universalità della Chiesa, unendo rappresentanti di diverse fedi provenienti da Europa, America Latina, Oceania e Medio Oriente. La lettura della formula canonica è avvenuta alle 10:59, seguita dalla venerazione delle reliquie da parte del Pontefice. L’evento ha attirato decine di migliaia di fedeli e delegazioni ufficiali dai Paesi di origine dei nuovi santi.

Chi sono i nuovi santi proclamati dal Papa

Sette figure distinte per vocazione, origine e testimonianza cristiana sono state ufficialmente riconosciute come santi della Chiesa cattolica. Ecco i nomi dei nuovi santi:

  • Bartolo Longo – laico italiano e promotore del culto del Rosario, fondatore del Santuario di Pompei;
  • Maria Troncatti – suora italiana delle Figlie di Maria Ausiliatrice, missionaria in Ecuador;
  • Vincenza Maria Poloni – religiosa veronese, fondatrice dell’Istituto delle Suore della Misericordia;
  • Ignazio Choukrallah Maloyan – arcivescovo armeno-cattolico, martire durante il genocidio del 1915;
  • Peter To Rot – catechista e laico della Papua Nuova Guinea, ucciso nel 1945 dai giapponesi per la sua fede;
  • José Gregorio Hernández Cisneros – medico venezuelano, noto per il suo impegno verso i poveri;
  • Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez – religiosa venezuelana, fondatrice della Congregazione delle Serve di Gesù.

La formula letta dal Papa ha avuto un tono solenne: “Li iscriviamo nell’albo dei santi, stabilendo che in tutta la Chiesa essi siano devotamente onorati”.

Bartolo Longo, dal passato oscuro alla santità

Tra i nuovi santi, emerge la figura di Bartolo Longo (1841–1926), unico laico e italiano maschio canonizzato in questa cerimonia. Originario di Latiano, in Puglia, e laureato in giurisprudenza a Napoli, visse una gioventù segnata da ideologie anticlericali e dall’occultismo. Dopo una profonda conversione spirituale, si dedicò alla diffusione della preghiera del Rosario e alla promozione della devozione mariana. Nel 1876, fondò il Santuario della Madonna del Rosario di Pompei, che è diventato un importante centro di pellegrinaggio a livello mondiale. Bartolo Longo dedicò la sua vita anche all’assistenza degli orfani e alla promozione della giustizia sociale, fondando le Suore Domenicane del Rosario. Il suo percorso verso la canonizzazione ha seguito un iter particolare, con la Congregazione delle Cause dei Santi che ha riconosciuto una forte venerazione popolare, derogando alla consueta richiesta del secondo miracolo.

I primi santi di Venezuela e Papua Nuova Guinea

La cerimonia del 19 ottobre ha segnato un momento storico, introducendo i primi santi di due nazioni: Papua Nuova Guinea e Venezuela. Peter To Rot, catechista e laico, fu arrestato e ucciso nel 1945 per aver celebrato matrimoni cristiani durante l’occupazione giapponese, diventando un martire della fede e della famiglia. Dalla Venezuela, si sono uniti i santi José Gregorio Hernández e Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez. Hernández, un medico e accademico, è venerato per la sua generosità verso i malati più bisognosi, mentre Rendiles Martínez è nota per la fondazione di una congregazione dedicata all’educazione e alla cura degli ultimi.

Il significato simbolico della canonizzazione del 19 ottobre

La data del 19 ottobre non è stata scelta a caso: coincide con la celebrazione della Giornata Mondiale delle Missioni, istituita da Papa Pio XI nel 1926. La presenza di santi provenienti da quattro continenti ha rafforzato il messaggio di una Chiesa cattolica universale e missionaria. La celebrazione ha incluso letture e preghiere in diverse lingue, rappresentando un segno tangibile di unità nella diversità. Alla Messa hanno partecipato migliaia di fedeli, vescovi e religiosi, con delegazioni ufficiali dai Paesi d’origine dei nuovi santi.

Le parole del Papa: “Devotamente onorati in tutta la Chiesa”

Nel momento culminante della celebrazione, Papa Leone XIV ha pronunciato la formula ufficiale della canonizzazione con voce solenne: “Li iscriviamo nell’albo dei santi, stabilendo che in tutta la Chiesa essi siano devotamente onorati”. Al termine della Messa, il Pontefice ha venerato personalmente le reliquie dei nuovi santi, collocate ai piedi dell’altare papale. In Piazza San Pietro, le bandiere dei sette Paesi rappresentati sventolavano accanto a quelle vaticane, creando un’atmosfera di festa e raccoglimento.

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