Tumore al seno triplo negativo: un nuovo anticorpo-farmaco mostra efficacia

Veronica Robinson

Ottobre 19, 2025

Grazie ai recenti progressi nella ricerca medica, si registrano sviluppi promettenti per il trattamento del tumore al seno triplo negativo (TNBC), una delle forme più aggressive e difficili da affrontare. In Italia, questa patologia colpisce circa 8.000 donne ogni anno, rappresentando il 15% dei 55.000 casi di tumori mammari diagnosticati annualmente nel Paese. L’anticorpo farmaco-coniugato datopotamab deruxtecan, appartenente a una nuova classe di farmaci, ha dimostrato di veicolare la chemioterapia direttamente nelle cellule tumorali, mostrando un significativo miglioramento nella sopravvivenza libera da progressione della malattia rispetto ai trattamenti standard. Questi risultati sono stati presentati al congresso della European Society for Medical Oncology (ESMO) e si basano su uno studio di fase 3, denominato Tropion-Breast02, che ha coinvolto 644 pazienti.

Dettagli dello studio Tropion-breast02

Lo studio ha esaminato pazienti con tumore al seno triplo negativo localmente recidivante, inoperabile o metastatico, per le quali l’immunoterapia non era indicata e che non erano state precedentemente trattate. I risultati hanno evidenziato una riduzione del 43% del rischio di progressione della malattia o di morte rispetto alla chemioterapia standard. Giampaolo Bianchini, responsabile del Gruppo mammella dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, ha commentato che l’anticorpo coniugato ha portato a un prolungamento della sopravvivenza media di 5 mesi rispetto ai trattamenti tradizionali, raddoppiando quasi il tempo libero da progressione della malattia.

Impatto sulle pazienti giovani

Questi risultati sono particolarmente significativi per le pazienti con tumore al seno metastatico triplo negativo in prima linea, che non possono accedere all’immunoterapia. Bianchini ha sottolineato l’importanza di questo studio, poiché è l’unico che ha incluso pazienti con recidiva precoce, una condizione caratterizzata da aggressività e resistenza ai farmaci convenzionali, per la quale attualmente non esistono opzioni terapeutiche valide. Giuseppe Curigliano, presidente eletto dell’ESMO, ha evidenziato che questo tipo di tumore colpisce frequentemente donne giovani, sotto i 50 anni, che si trovano nel pieno della loro vita familiare e professionale. Le implicazioni psicologiche e sociali sono notevoli, rendendo urgente la necessità di terapie innovative che possano migliorare le attuali opzioni e mantenere la qualità della vita di queste donne.

Grazie a questi sviluppi, le pazienti con tumore al seno triplo negativo possono nutrire nuove speranze per un trattamento più efficace e mirato, contribuendo a migliorare le loro prospettive di vita e benessere.

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