Valditara: l’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole è confermato

Veronica Robinson

Ottobre 19, 2025

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Stampa, in cui ha delineato le nuove Indicazioni nazionali riguardanti l’educazione sessuale nelle scuole italiane. Questi aggiornamenti, che sostituiscono i precedenti programmi scolastici, includono lo studio delle differenze sessuali tra i sessi, affrontando temi come la riproduzione, il conceppimento, la procreazione e la pubertà. Valditara ha sottolineato anche l’importanza di educare gli studenti sui rischi legati alle malattie sessualmente trasmissibili.

Tematiche complesse e consenso informato

Valditara ha spiegato la decisione di introdurre l’obbligo del consenso informato per garantire che i bambini non siano esposti a tematiche delicate e potenzialmente disorientanti, in particolare quelle relative all’identità di genere. Secondo il ministro, concetti come la presenza di identità di genere oltre il maschile e il femminile non sono facilmente comprensibili dai più piccoli. Questa scelta mira a proteggere i bambini da argomenti che potrebbero risultare complessi e confusi.

Chiarezza normativa e opposizioni

In risposta alle critiche delle opposizioni, che sostengono che queste nuove indicazioni rappresentino un’abolizione dell’educazione sessuale, Valditara ha affermato: “La norma è chiarissima”. Ha ribadito che l’obiettivo della legge è quello di vietare la realizzazione di attività didattiche relative a teorie sull’identità e sulla fluidità di genere prima dell’età adolescenziale. Il ministro ha chiarito che non si tratta di un passo indietro, ma piuttosto della necessità di evitare possibili strumentalizzazioni del dibattito educativo.

Queste nuove linee guida, che entreranno in vigore nelle scuole italiane, rappresentano un tentativo di affrontare l’educazione sessuale in modo più diretto e biologico, mantenendo al contempo un approccio cauto rispetto a tematiche più complesse che potrebbero non essere adatte a un pubblico giovane. La questione continua a suscitare discussioni e divergenze di opinione tra i vari schieramenti politici, mentre il ministro Valditara si mostra determinato a chiarire il percorso educativo che intende seguire.

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