Faisa-Cisal: “Un autista ucciso mentre lavora, urge una legge contro le violenze”

Rosita Ponti

Ottobre 20, 2025

Un tragico incidente ha scosso la comunità dei trasporti italiani nella serata del 24 gennaio 2025, quando un autista ha perso la vita sulla superstrada Rieti-Terni. L’uomo, che stava conducendo un pullman carico di tifosi del Pistoia Basket, è stato colpito da un masso che ha sfondato il parabrezza del veicolo. La vittima, un lavoratore e padre di famiglia, è stata uccisa mentre svolgeva il proprio dovere, suscitando indignazione e richiesta di azioni concrete per la sicurezza degli autisti.

Reazioni e richieste di giustizia

Mauro Mongelli, Segretario Generale della FAISA-CISAL, ha commentato l’accaduto definendolo un “atto ignobile e inaccettabile“. Da tempo, il sindacato denuncia le aggressioni e le violenze che colpiscono gli autisti e il personale del settore trasporti. Mongelli ha affermato che non ci sono più parole da spendere e che è urgente passare dalle parole ai fatti, richiedendo leggi più severe per garantire la sicurezza di chi lavora nel settore.

Nei mesi precedenti, è stato istituito un gruppo tecnico presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, composto da rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dei ministeri competenti, delle regioni e delle associazioni datoriali. Questo gruppo ha già elaborato una proposta di legge che prevede misure specifiche per proteggere il personale dei trasporti. Tra le proposte ci sono l’aggravamento delle pene per le lesioni inflitte agli operatori del settore, l’introduzione dell’arresto obbligatorio e la procedibilità d’ufficio per tali reati, oltre a sanzioni immediate per episodi di minore entità.

La necessità di leggi più severe

La richiesta di Mongelli è chiara: il Parlamento deve avviare senza indugi l’iter legislativo per approvare questa legge. Ogni giorno di ritardo, secondo il sindacato, significa lasciare gli utenti e i lavoratori del settore senza adeguate protezioni. La sicurezza, ha sottolineato Mongelli, non deve essere vista come un costo, ma come un diritto fondamentale e un dovere da parte dello Stato.

In un momento così delicato, la solidarietà nei confronti della famiglia della vittima è un passo importante, ma non sufficiente. Mongelli ha ribadito che è tempo di passare dalle parole ai fatti, esortando il legislatore a intervenire prontamente per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro. La comunità dei trasporti attende risposte concrete e misure efficaci per garantire la sicurezza di tutti coloro che operano nel settore.

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