In Europa, attualmente, si contano circa 20 milioni di pazienti oncologici cronici. Questo dato evidenzia l’urgenza di potenziare i servizi di psiconcologia, come sottolineato da Gabriella Pravettoni, docente di Psicologia delle Decisioni all’Università di Milano e Direttrice della Divisione di Psiconcologia dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO). L’appello è stato lanciato durante il congresso della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO), in cui un simposio speciale ha trattato il tema della Survivorship, ovvero il percorso di cura e supporto per coloro che hanno superato il cancro.
La necessità di un supporto psiconcologico
Gabriella Pravettoni ha messo in evidenza come vivere con una malattia cronica come il cancro comporti non solo sofferenze fisiche, ma anche un significativo disagio emotivo. La docente ha affermato che è fondamentale migliorare i percorsi di psiconcologia per affrontare il crescente malessere di milioni di pazienti in tutta Europa. Questo approccio potrebbe contribuire a prevenire le varie problematiche connesse ai tumori. Pravettoni ha evidenziato l’importanza del ruolo dello psiconcologo, che deve rispondere in modo adeguato alle nuove esigenze dei malati. Tuttavia, ha fatto notare che in Italia solo il 20% dei centri di oncologia dispone di uno psiconcologo in modo strutturato, e spesso si ricorre a professionisti non specializzati nell’assistenza ai pazienti oncologici. È quindi cruciale investire in questa figura professionale e considerare anche l’uso di piattaforme online per fornire supporto a distanza.
Le sfide della cronicizzazione del cancro
La cronicizzazione del cancro è diventata una realtà grazie a terapie sempre più personalizzate, ma Pravettoni ha avvertito che l’assistenza socio-sanitaria deve affrontare i problemi fisici legati alla neoplasia. Inoltre, ci sono questioni cruciali come il ritorno al lavoro, che può risultare difficile, e le problematiche finanziarie che spesso seguono la diagnosi di cancro. I pazienti vivono con la costante paura di una possibile ricaduta della malattia. La sofferenza psicologica, l’ansia e la depressione possono persistere anche dopo la conclusione dei trattamenti. Pravettoni ha osservato che i problemi sociali causati dai tumori tendono a provocare o amplificare i disagi psicologici, generando costi diretti e indiretti elevati per i sistemi sanitari nazionali e significative spese sociali.
Il messaggio di Gabriella Pravettoni, lanciato durante il congresso ESMO, rappresenta un appello chiaro alla necessità di un cambiamento nella gestione del supporto ai pazienti oncologici in Europa. La sfida rimane quella di garantire un’assistenza adeguata e strutturata, in grado di rispondere alle esigenze di una popolazione in crescita di malati cronici.