Le forze armate statunitensi hanno effettuato un nuovo attacco contro un’imbarcazione sospettata di traffico di stupefacenti nelle acque dei Caraibi, provocando la morte di tre persone. L’operazione è stata confermata il 15 gennaio 2025, quando il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, ha pubblicato un video sui social media, spiegando che la barca era già nota ai servizi di intelligence per il suo coinvolgimento nel traffico illecito di narcotici. Hegseth ha specificato che l’imbarcazione seguiva una rotta di narcotraffico consolidata e trasportava una notevole quantità di stupefacenti.
Reazione del vicepresidente
Il vicepresidente J.D. Vance ha commentato l’operazione, sottolineando che il principale obiettivo delle forze statunitensi è distruggere queste imbarcazioni cariche di droga, definendo i responsabili “narco-terroristi”. Questo attacco si inserisce in un contesto di crescente tensione tra Washington e Bogotà, che ha visto un incremento delle frizioni diplomatiche.
Accuse del presidente Trump
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha accusato il presidente colombiano, Gustavo Petro, di essere “un leader dei narcotrafficanti”. Il 14 gennaio 2025, Trump ha annunciato la sospensione di tutti gli aiuti americani alla Colombia, affermando che Petro incoraggia la produzione di droga in tutto il paese, sia nelle grandi che nelle piccole piantagioni. Queste dichiarazioni sono state condivise sulla sua piattaforma social Truth.
Risposta di Petro
La reazione di Petro non si è fatta attendere. In un post su X, il presidente colombiano ha risposto a Trump, sottolineando che la Colombia non ha mai mostrato mancanza di rispetto verso gli Stati Uniti e ha sempre apprezzato la cultura americana. Ha invitato Trump a leggere il romanzo Cent’anni di solitudine, suggerendo che potrebbe trarre insegnamenti sulla solitudine e le relazioni internazionali.
Attacco precedente al Venezuela
Questo episodio segue un attacco avvenuto la settimana precedente al largo del Venezuela, dove un’altra imbarcazione è stata distrutta da un missile statunitense, causando sei morti. Anche in quel caso, Trump ha rivendicato l’azione come parte della sua campagna anti-narcotraffico, sottolineando l’impegno degli Stati Uniti nella lotta contro il narcotraffico nella regione.