Omicidio a Milano: l’amica di Pamela Genini promette di lottare per lei

Veronica Robinson

Ottobre 20, 2025

Oggi, Elisa Bartolotti si trova “chiusa a riccio nel dolore” dopo la tragica scomparsa della sua amica, Pamela Genini, avvenuta martedì 14 ottobre 2025 a Milano. Pamela, 29 anni, è stata assassinata dal compagno Gianluca Soncin. Elisa, che è anche socia della vittima, ha espresso la sua intenzione di “tornare in prima fila per Pamela” in un comunicato congiunto con l’associazione Scarpetta Rossa Aps, alla quale ha chiesto supporto.

Nei giorni immediatamente successivi al brutale omicidio, avvenuto in via Iglesias sotto gli occhi dei residenti del quartiere Gorla, Elisa ha partecipato a diversi programmi televisivi e ha rilasciato interviste. Tuttavia, ha successivamente preferito ritirarsi, ammettendo di essere “molto provata a livello emotivo” e scusandosi per non aver risposto alle telefonate. Attualmente, ha intrapreso un percorso di supporto psicologico con la dottoressa Assunta Amoroso, coordinatrice del primo ascolto per Scarpetta Rossa Aps, chiedendo aiuto anche per affrontare gli altri aspetti del “difficile percorso di elaborazione” del lutto. “Non so come avrei fatto in questi giorni senza il loro supporto,” ha dichiarato Bartolotti, sottolineando che la sua priorità è ora “concentrarmi ad aiutare gli inquirenti a dare giustizia a Pamela“, poiché sarà presto ascoltata come persona informata sui fatti.

Indagini in corso e testimonianze in Procura

Le indagini sull’omicidio di Pamela Genini proseguono presso la Procura di Milano, dove sono iniziate le audizioni di amici e conoscenti della vittima. Queste audizioni sono fondamentali per gli investigatori della Polizia, coordinati dall’aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo, per ricostruire un anno e mezzo di violenze perpetrate da Gianluca Soncin, 52 anni, che ha minacciato di morte Pamela e sua madre ogni volta che lei tentava di allontanarsi.

Le audizioni sono state avviate dopo un incontro operativo tra gli investigatori e i pubblici ministeri, in preparazione a una serie di acquisizioni documentali necessarie per raccogliere prove sulle violenze subite dalla giovane. Queste comprendono episodi gravi, come un’aggressione in un albergo all’Isola d’Elba e un tentativo di accoltellamento, con Soncin che avrebbe anche cercato di “buttarla giù dal balcone” secondo il racconto di un ex fidanzato.

Oltre a esaminare i tabulati telefonici e a indagare sulla vita e gli affari di Soncin, la Procura sta raccogliendo documentazione riguardante un pestaggio subito da Pamela a Cervia nel settembre 2024, inclusi i referti ospedalieri che attestano le violenze subite, sebbene Pamela non avesse presentato denuncia. Le indagini si estendono anche a valutare eventuali mancanze nella attivazione delle procedure di protezione, come il ‘codice rosso’, con la Procura di Bergamo che ha avviato un’inchiesta al momento priva di ipotesi di reato.

Fiaccolata a Milano in memoria di Pamela

Il 19 ottobre 2025, si è svolta a Milano una fiaccolata in memoria di Pamela Genini, alla quale ha partecipato anche Una Smirnova, madre della vittima. La manifestazione è partita da via Iglesias, luogo del tragico evento. La madre ha camminato insieme al corteo, tenendo in mano una fiaccola accanto al suo compagno.

L’evento ha visto la partecipazione di centinaia di persone che si sono radunate intorno a una panchina rossa, simbolo di sensibilizzazione contro la violenza di genere, organizzato dagli abitanti e dai commercianti del quartiere Gorla. Durante la manifestazione, è stato affermato che “il femminicidio è solo la punta dell’iceberg”. I partecipanti hanno sottolineato che ogni donna potrebbe subire violenza e hanno invitato gli uomini a unirsi nella lotta per un mondo più sicuro e libero.

Il corteo è stato aperto da uno striscione con la scritta “Per Pamela e per tutte”, mentre tra gli slogan ripetuti si è udito: “Non più lacrime, non più parole, basta a tutto questo dolore”.

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