Il senatore di centro-destra Rodrigo Paz, 58 anni, ha trionfato nel secondo turno delle elezioni presidenziali in Bolivia, tenutosi domenica 14 dicembre 2025, segnando la fine di un ventennio di governo di sinistra nel paese sudamericano. Paz ha sorpreso molti, poiché era considerato il perdente nei sondaggi pre-elettorali, ma ha ottenuto il 54,5% dei voti, superando il suo avversario che si è fermato al 45,4%.
Risultati e celebrazioni
Dopo la comunicazione ufficiale dei risultati, le strade di La Paz, che fino a quel momento erano deserte, si sono animate con le celebrazioni dei sostenitori del nuovo presidente. Tuttavia, la Bolivia si trova ad affrontare sfide significative. Dal 2023, il paese è stato colpito da una grave carenza di dollari statunitensi, che ha limitato l’accesso ai risparmi dei cittadini e ha ostacolato le importazioni. L’inflazione ha raggiunto un tasso annuo del 23% nel mese scorso, il livello più alto registrato dal 1991. Inoltre, la mancanza di carburante ha creato disagi, con automobilisti costretti a lunghe attese per rifornirsi.
Il nuovo presidente e le sue intenzioni
Rodrigo Paz, erede di una storica dinastia politica, è visto come un politico moderato. Assumerà la leadership di un paese che, sotto la guida di Evo Morales, ha adottato politiche radicali, come la nazionalizzazione delle risorse energetiche e la creazione di alleanze con regimi come quelli di Venezuela, Cuba, Cina e Iran. Il nuovo presidente ha già espresso la sua volontà di unire il paese e promuovere la riconciliazione tra i boliviani.
Messaggi di supporto
Il vicepresidente eletto, Edman Lara, ha dichiarato alla stampa che “il popolo ci ha dato l’opportunità di governare la Bolivia” e ha invitato a lavorare insieme per il bene della nazione. Anche la deputata repubblicana americana Maria Elvira Salazar ha congratulato il presidente eletto attraverso i social media, sottolineando che, secondo lei, la Bolivia è stata “liberata dalla morsa del socialismo, della corruzione e delle promesse non mantenute”.