Nello studio condotto nel 2025, sono stati analizzati i dati di 180 pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato che avevano ricevuto un vaccino. I risultati hanno mostrato una sopravvivenza mediana di 37,33 mesi per questi pazienti, in netto contrasto con i 20,6 mesi registrati in un gruppo di controllo composto da 704 pazienti che non avevano ricevuto il vaccino. Questi dati suggeriscono un potenziale beneficio significativo nell’uso del vaccino per questa tipologia di tumore.
Analisi del melanoma metastatico
In un’altra coorte, i ricercatori hanno esaminato 167 pazienti con melanoma metastatico. Qui, la sopravvivenza mediana per i pazienti che non avevano ricevuto il vaccino si è attestata a 26,67 mesi, mentre per i 43 pazienti che avevano ricevuto il vaccino, la sopravvivenza non era ancora stata raggiunta. Questo suggerisce un miglioramento significativo, evidenziando il potenziale del vaccino nel trattamento di questa malattia.
Miglioramenti nella sopravvivenza
Un aspetto cruciale emerso dalla ricerca è che i miglioramenti nella sopravvivenza sono stati particolarmente evidenti nei pazienti con tumori definiti “freddi” dal punto di vista immunologico. Questi pazienti, caratterizzati da una bassa espressione della proteina PD-L1 sui loro tumori, hanno mostrato un incremento della sopravvivenza globale a tre anni quasi cinque volte superiore grazie alla somministrazione del vaccino contro il Covid-19. Questo dato è particolarmente interessante, poiché suggerisce che anche i tumori che normalmente non rispondono bene all’immunoterapia potrebbero beneficiare di nuove terapie basate su vaccini.
Prospettive future nella ricerca oncologica
La ricerca, condotta da un team di esperti, ha sottolineato l’importanza di continuare a esplorare le potenzialità dei vaccini nel trattamento di diverse forme di cancro, aprendo la strada a nuove strategie terapeutiche che potrebbero migliorare notevolmente le prospettive di sopravvivenza per i pazienti oncologici.