Napoli, il murale di Maradona riemerge grazie a un accordo tra Comune ed esercenti

Veronica Robinson

Ottobre 21, 2025

La recente situazione attorno al murale dedicato a Diego Maradona a Napoli ha trovato una risoluzione positiva. Il 21 ottobre 2025, il famoso murale situato in Largo Maradona, nei Quartieri Spagnoli, è tornato visibile dopo che era stato coperto dai proprietari di alcuni esercizi commerciali. Questa decisione era stata presa in segno di protesta contro un blitz della polizia municipale, che aveva portato a controlli sulle attività commerciali della zona.

Il ritorno del murale di Maradona

La rimozione dei tendoni che coprivano il murale è stata annunciata dai titolari della ‘Bodega de D10S’. Questi esercenti hanno dichiarato che, in segno di rispetto verso la città e il leggendario calciatore, hanno deciso di scoprire l’opera per permettere a tutti di ammirarla. “Abbiamo ricevuto promesse significative e speriamo che la situazione possa risolversi rapidamente”, hanno affermato. La rimozione dei tendoni rappresenta un gesto simbolico di unione e rinascita per il quartiere, che è una meta ambita da turisti e tifosi. Da ora in poi, chiunque potrà tornare a fotografare il murale, che simboleggia l’identità culturale della zona.

Incontro tra esercenti e Comune di Napoli

L’incontro tra gli esercenti e il Comune di Napoli ha avuto luogo con l’intento di regolarizzare le attività commerciali nella zona. Questa area è diventata un punto di riferimento per turisti e appassionati di calcio, attratti dalla figura iconica di Maradona. Il sindaco Gaetano Manfredi ha espresso il desiderio di trovare un percorso veloce per risolvere le questioni legate alla regolarizzazione delle attività, sottolineando l’importanza di mantenere viva l’identità culturale del quartiere. Durante l’apertura del Prix Italia a Palazzo Reale, il sindaco ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nel supportare la comunità locale.

Controlli e sequestri al murale

Nonostante il ritorno alla normalità, la situazione attorno al murale non è priva di polemiche. Le autorità hanno recentemente sequestrato magliette e gadget venduti nei pressi del murale, in un’operazione volta a contrastare il commercio non autorizzato. Questi controlli mirano a preservare l’integrità del luogo e a garantire che le attività commerciali siano in linea con le normative vigenti. La presenza di venditori ambulanti e di articoli non ufficiali ha sollevato preoccupazioni tra i residenti e le autorità locali, che cercano di trovare un equilibrio tra il commercio e la tutela del patrimonio culturale.

La situazione attuale riflette la complessità di gestire un’area così ricca di storia e significato, che continua a essere un simbolo di passione per il calcio e di orgoglio per la città di Napoli.

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