Gli italiani interessati a ottenere gli incentivi per l’acquisto di una vettura elettrica potranno accedere alla piattaforma web dedicata a partire dalle 12 del 22 ottobre 2025. La versione del bonus per quest’anno presenta novità significative rispetto alle edizioni precedenti, poiché è stata concepita per categorie specifiche di cittadini. Il decreto 2025, emanato dal Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, è stato finanziato attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con una disponibilità di 597 milioni di euro. Questa normativa prevede un contributo a fondo perduto che può arrivare a 11 mila euro per i cittadini con un ISEE non superiore a 40 mila euro, e fino a 20 mila euro per le microimprese che desiderano acquistare veicoli commerciali. L’iniziativa è rivolta a persone fisiche e microimprese residenti o con sede legale nelle aree urbane funzionali, che comprendono città con oltre 50.000 abitanti e zone di pendolarismo.
Dettagli sull’accesso agli incentivi
La definizione delle aree urbane funzionali ha causato un ritardo nell’implementazione del provvedimento, poiché l’Istat stava aggiornando la mappa, ferma al 2011. Questo ha generato incertezze su quale elenco adottare: quello vecchio o il nuovo. La scelta finale ha portato a una soluzione di integrazione, consentendo l’accesso al bonus sia ai cittadini dei 1.892 comuni previsti dal precedente elenco, sia a quelli dei nuovi 368 comuni recentemente inclusi nella revisione. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha chiarito che l’intento è garantire la continuità dei diritti già acquisiti, evitando penalizzazioni per i cittadini e ampliando la platea degli aventi diritto. Questa decisione ha ricevuto un riscontro positivo da parte delle associazioni dei consumatori, in particolare dal Codacons, che aveva sollevato preoccupazioni riguardo all’esclusione di molti cittadini dal bonus per le auto elettriche.
Requisiti per la rottamazione e le critiche
Per poter ricevere il contributo, è necessario procedere alla rottamazione di un veicolo a motore termico con una classe di emissioni fino a Euro 5. Il decreto include anche una norma antifurto: chi richiede gli incentivi deve essere il primo intestatario della vettura da rottamare da almeno sei mesi. Tuttavia, il provvedimento non ha suscitato entusiasmo tra i concessionari, a causa delle restrizioni imposte. I consumatori, invece, apprezzano l’ampliamento delle aree urbane funzionali, ma esprimono preoccupazione per il fatto che circa la metà della popolazione italiana rimarrà esclusa dagli incentivi, non risiedendo in aree caratterizzate da un forte pendolarismo.
Obiettivi del Ministero per il 2026
Il Ministro Gilberto Pichetto Fratin, durante l’annuncio del decreto, ha fissato un obiettivo ambizioso: raggiungere, entro il primo semestre del 2026, l’acquisto di almeno 39 mila veicoli a emissioni zero. Questo traguardo rappresenta un passo significativo verso la transizione ecologica e la promozione della mobilità sostenibile in Italia. Con l’introduzione di incentivi mirati, il governo mira a stimolare il mercato delle auto elettriche e a ridurre l’impatto ambientale del settore automobilistico.
