Caso Garlasco: colpi di scena e avvocati in campo, Sempio: “Come un soldato in trincea”

Veronica Robinson

Ottobre 22, 2025

Quattro mesi fa, nel mese di giugno 2025, il caso di Garlasco ha riacceso un acceso dibattito, rivelando una rete di incertezze e certezze ormai compromesse. Questo caso, che ha avuto inizio 18 anni fa, continua a suscitare interrogativi, nonostante la condanna definitiva di Alberto Stasi. La recente riapertura delle indagini ha portato alla luce la figura di Andrea Sempio, accendendo nuovi interrogativi. In breve tempo, si sono susseguiti eventi sorprendenti, tra cui l’indagine sull’ex Procuratore di Pavia, Venditti, e il rinnovato interesse per Sempio.

I fronti aperti: il DNA

A giugno, con l’avvicinarsi dell’estate, si è aperta una vera e propria “battaglia” riguardante l’analisi dei campioni di DNA. Gli esperti hanno esaminato tracce di sangue, utilizzando tecnologie all’avanguardia, che non erano disponibili al momento del delitto avvenuto 18 anni fa, per tentare di ricostruire i movimenti dell’assassino o degli assassini. La questione ha suscitato un acceso dibattito tra i legali coinvolti, con richieste di analisi approfondite e confronti tra i reperti raccolti.

I tre puntini sulla pelle di Chiara Poggi

Il 12 giugno 2025, i reperti da analizzare sono stati consegnati, attirando l’attenzione su un piccolo segno sulla pelle di Chiara Poggi. I legali della famiglia Poggi hanno sollevato obiezioni riguardo alla sua importanza, poiché i tre puntini presenti sulla pelle potrebbero risalire a un momento in cui Chiara era ancora viva. Questo dettaglio ha acceso l’interesse degli inquirenti, che hanno iniziato a considerare nuove ipotesi sul caso.

Risultati dell’incidente probatorio

A metà giugno, i primi risultati dell’incidente probatorio hanno rivelato che le impronte trovate sulla porta non presentavano tracce ematiche. I rifiuti e i sacchetti rinvenuti in casa sono diventati il fulcro delle nuove indagini, con scontri tra i periti di parte che hanno messo in discussione le conclusioni raggiunte. La situazione ha portato a un approfondimento delle indagini, con la necessità di chiarire ulteriormente i dettagli emersi.

Nuovi elementi sul DNA

Nei mesi successivi, sono emersi nuovi elementi, tra cui un DNA maschile ignoto presente su una garza dell’autopsia, inizialmente classificato come contaminazione. Al contempo, una controversa impronta palmare, identificata come numero 33, è diventata oggetto di perizie e dibattiti tra consulenti e avvocati, complicando ulteriormente la situazione.

Strategie legali e cambiamenti di avvocati

Nel mese di ottobre, il tribunale ha annullato il sequestro del materiale informativo dell’ex procuratore Venditti, riaccendendo l’attenzione sulla famiglia Sempio e sulle strategie legali in atto. L’attenzione si è concentrata non solo su Andrea, ma anche su altri membri della famiglia, suscitando interrogativi su come si stesse sviluppando la difesa.

La revoca di Lovati

L’ultima notizia riguardante il caso Garlasco è stata la revoca del mandato all’avvocato Lovati, avvenuta dopo la diffusione di un’intervista registrata a sua insaputa. La scelta di un nuovo pool legale ha portato alla nomina di Angela Taccia, amica di lunga data di Sempio, per affiancare la difesa. Questo cambiamento ha suscitato interesse e curiosità, aggiungendo un ulteriore elemento di complessità a un caso già di per sé intricato.

Il caso di Garlasco continua a rimanere al centro dell’attenzione, con sviluppi che potrebbero ulteriormente cambiare le sorti delle indagini e delle persone coinvolte.

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