Oggi, 22 ottobre 2025, il vicepresidente americano JD Vance incontra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per discutere la creazione di una nuova forza di sicurezza in Gaza che non prevede la presenza di truppe statunitensi. Questo incontro avviene in un contesto di crescente tensione, con il movimento Hamas e il Qatar che denunciano le violazioni da parte di Israele e riportano la morte di 87 palestinesi dall’inizio della tregua. Intanto, l’ONU ha comunicato che sono stati distribuiti 944mila pasti in un solo giorno.
Gaza e la minaccia degli ordigni inesplosi
Il 22 ottobre 2025, Luke David Irving, responsabile dell’ufficio dell’ONU per l’azione contro le mine nei territori palestinesi occupati, ha avvertito della grave minaccia rappresentata dagli ordigni inesplosi a Gaza. Durante un briefing al quartier generale dell’ONU a New York, Irving ha dichiarato che la popolazione è esposta a un rischio “incredibilmente alto” a causa della presenza di questi ordigni. La scorsa settimana, cinque bambini palestinesi sono rimasti feriti a causa di armi sepolte tra le macerie dei bombardamenti israeliani.
Irving ha rivelato che, dall’ottobre 2023, l’ONU ha registrato 328 vittime, tra feriti e morti, a causa di ordigni esplosivi. Tuttavia, ha sottolineato che questa cifra è probabilmente sottostimata, poiché molte altre persone potrebbero essere state colpite senza che l’incidente fosse segnalato. Finora, sono stati identificati almeno 560 ordigni esplosivi nelle aree di Gaza accessibili, ma l’entità complessiva della contaminazione rimane sconosciuta fino a quando non sarà possibile effettuare un’indagine completa.
Identificazione dei corpi restituiti da Hamas
L’esercito israeliano ha confermato l’identificazione dei corpi di due ostaggi restituiti da Hamas nella serata del 21 ottobre 2025. I due uomini sono Tamir Adar, di 38 anni, e Aryeh Zalmanovich, di 85 anni. Adar è stato ucciso durante l’attacco del 7 ottobre 2023, mentre Zalmanovich, agricoltore e fondatore del kibbutz Nir Oz, era stato rapito durante lo stesso assalto. Era apparso in un video di Hamas nel 2023, dove si sosteneva che avesse subito un infarto, notizia mai confermata. La sua morte è stata confermata lo scorso dicembre.
Le dichiarazioni di Hamas sul valico di Rafah
In un incontro tenutosi in Qatar con funzionari turchi, una delegazione di Hamas ha ribadito la propria adesione all’accordo di cessate il fuoco, nonostante le presunte “ripetute violazioni” da parte di Israele. Mujahid Muhammad Darwish, capo della delegazione, ha dichiarato che Israele sta ritardando l’attuazione del cessate il fuoco non riaprendo il valico di Rafah per il passaggio di malati e feriti e impedendo l’ingresso di aiuti umanitari. Ha anche sottolineato i diritti inalienabili del popolo palestinese all’autodeterminazione.
Visita del segretario di Stato americano in Israele
Il Times of Israel ha riportato che il segretario di Stato americano Marco Rubio è atteso in Israele giovedì 26 ottobre 2025. Sebbene la visita non sia ancora stata ufficialmente confermata, si prevede che Rubio arrivi a seguito delle recenti visite del vicepresidente JD Vance e di altri inviati. Queste visite mirano a promuovere l’attuazione del piano di cessate il fuoco per Gaza.
Contingente britannico in Israele per monitorare la tregua
Il governo britannico ha inviato un piccolo contingente di soldati in Israele per supportare gli sforzi internazionali volti a monitorare la tregua a Gaza. La decisione è stata comunicata dal segretario alla Difesa, John Healey, a seguito di una richiesta da parte degli Stati Uniti. Healey ha dichiarato che un comandante a due stelle sarà integrato nel comando civile americano, che includerà anche contingenti militari provenienti da Egitto, Qatar, Turchia e Emirati Arabi Uniti.
Vance rassicura sulla situazione a Gaza
In un intervento al quartier generale della forza internazionale a Gaza, il vicepresidente americano JD Vance ha affermato che, nonostante i media dipingano un quadro negativo, l’attuazione del piano di pace per Gaza sta procedendo bene. Ha dichiarato che le violenze non segneranno la fine della tregua e che il processo di pace e ricostruzione richiederà tempo.
Fascicolo d’indagine della Procura di Roma sulla Global Sumud Flotilla
La Procura di Roma ha avviato un’indagine sugli attacchi e i presunti abusi subiti dagli attivisti della Global Sumud Flotilla, missione navale internazionale partita a fine agosto per rompere simbolicamente il blocco su Gaza. L’inchiesta è stata affidata ai pubblici ministeri Lucia Lotti e Stefano Opilio, in seguito a esposti presentati da 36 attivisti. Le accuse includono tentato omicidio, atti di pirateria e torture.
Trump avverte gli alleati contro Hamas
L’ex presidente Donald Trump ha annunciato su Truth che diversi alleati degli Stati Uniti sono pronti a intervenire a Gaza per affrontare Hamas, ma ha dichiarato di averli bloccati per permettere un’ulteriore opportunità di dialogo. Ha avvertito che se Hamas non si comporterà in modo corretto, la loro fine sarà “rapida e brutale”.
Aumenti degli aiuti umanitari a Gaza
Il Programma Alimentare Mondiale ha riferito che, sebbene il flusso di aiuti verso Gaza stia aumentando, non è ancora sufficiente a soddisfare le necessità quotidiane. Il portavoce Abeer Etefa ha sottolineato che le forniture attuali possono nutrire solo mezzo milione di persone per due settimane, utilizzando solo i valichi di Kerem Shalom e Kissufim.
Ultimi aggiornamenti dal ministero della Sanità di Gaza
Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha riportato che sette palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano nelle ultime 24 ore. Dall’inizio della tregua, il 10 ottobre, il numero totale di palestinesi uccisi è salito a 87. Il ministero ha anche evidenziato che Israele ha restituito i corpi di 15 palestinesi, portando il totale a 165.
Condanna della Santa Sede per le violenze contro i cristiani
Il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ha espresso la posizione della Santa Sede riguardo al comportamento dei coloni contro i cristiani in Cisgiordania, definendolo inaccettabile. Ha affermato che la situazione è complessa e che non si può accettare l’accanimento contro i cristiani che vivono normalmente.
Richiesta di aiuti umanitari dal governo di Gaza
Il governo di Gaza ha denunciato che solo 896 camion di aiuti umanitari sono entrati nella Striscia dall’inizio della tregua, rispetto ai 6.600 previsti. Ha ribadito che la quantità attuale non soddisfa i bisogni minimi della popolazione e ha richiesto un aumento immediato degli aiuti.
Abu Mazen e la posizione su Hamas
Il presidente palestinese Mahmoud Abbas, noto come Abu Mazen, ha dichiarato che Hamas rappresenta un ostacolo alla pace e ha chiesto il riconoscimento della Palestina da parte dell’Italia. Ha affermato che la richiesta di disarmo di Hamas è stata accettata e che le armi devono essere consegnate.
Condanna del Qatar per le violazioni israeliane
L’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani, ha denunciato le “continue violazioni” da parte di Israele dell’accordo di cessate il fuoco e ha affermato che la questione palestinese è una questione di occupazione prolungata, non di terrorismo.
Preoccupazioni americane su Netanyahu
La Casa Bianca esprime preoccupazione riguardo alla possibilità che il premier israeliano Benjamin Netanyahu possa compromettere l’accordo di cessate il fuoco a Gaza. Per prevenire un attacco su vasta scala contro Hamas, sono stati inviati in Gaza diversi funzionari americani.
Accuse di torture sui corpi restituiti da Sde Teiman
I corpi di almeno 135 palestinesi restituiti a Gaza provengono dal campo di detenzione di Sde Teiman, dove si sono verificati presunti atti di tortura. Le etichette sui sacchi per cadaveri indicano che i resti erano conservati in quel centro di detenzione.
Violazioni della tregua secondo Hamas
Dal momento dell’entrata in vigore della tregua, Hamas ha denunciato 97 civili uccisi e 80 violazioni da parte di Israele. Le accuse includono sparatorie dirette contro i civili e bombardamenti deliberati, che rappresentano gravi violazioni della tregua e del diritto internazionale umanitario.
