La questione riguardante la decisione di Jannik Sinner di non partecipare alle finali di Coppa Davis a novembre ha suscitato un acceso dibattito che ha oltrepassato i confini italiani, giungendo fino a Vienna. Mentre il tennista altoatesino si prepara per il suo esordio nell’ATP 500 di Vienna, dove Lorenzo Musetti ha già ottenuto un buon inizio qualificandosi per gli ottavi, le polemiche sulla sua assenza dalla Nazionale continuano a infiammare gli animi in patria.
Il numero 2 del mondo ha fornito spiegazioni ritenute valide da molti, i quali sottolineano l’importanza del suo contributo al tennis italiano e la possibilità di conquistare un terzo titolo consecutivo di Davis, obiettivo alla portata del team capitanato da Filippo Volandri.
Il sostegno di figure politiche e sportive
Il sostegno per Sinner si allarga oltre il mondo del tennis. Tra i suoi più ferventi sostenitori c’è Matteo Salvini, Vicepremier italiano, il quale ha definito il tennista “un orgoglio nazionale”. Salvini ha risposto alle critiche, affermando che è comprensibile la frustrazione di alcuni tennisti, ma è fondamentale apprezzare un atleta che ha guadagnato l’ammirazione internazionale.
Anche Dino Zoff, ex portiere della Nazionale di calcio, ha espresso il suo supporto per Sinner, riconoscendo il valore che il tennista porta all’Italia attraverso i suoi successi nel circuito. Zoff ha dichiarato che è normale prendersi una pausa, specialmente considerando la qualità della squadra azzurra in Coppa Davis.
A favore di Sinner si sono espressi anche due ex campioni di Davis, Paolo Bertolucci e Corrado Barazzutti, i quali hanno evidenziato come la vittoria in uno Slam rappresenti un obiettivo di grande rilevanza non solo per Sinner, ma per l’intero movimento tennistico italiano, in contrapposizione a un trofeo che, secondo loro, ha perso parte del suo prestigio.
Il parere di Andrea Lo Cicero
Una voce fuori dal coro è quella di Andrea Lo Cicero, ex rugbista di fama, che ha portato il dibattito su un piano di dovere. Lo Cicero ha sottolineato che nel rugby esistono sanzioni per chi rifiuta di rappresentare la propria Nazionale, affermando che il rispetto verso il Paese dovrebbe essere una priorità. Le sue dichiarazioni hanno messo in luce le differenze culturali tra le varie discipline sportive e stimolato una riflessione sul significato di indossare la maglia azzurra.
Preparazione di Jannik a Vienna
Nella Wiener Stadthalle, il clamore delle polemiche italiane è attenuato. Martedì, Sinner ha dedicato il suo tempo a riscaldarsi, partecipando a una partitella con Daniil Medvedev, tra momenti di leggerezza e risate, mentre si concentra sul suo incontro di esordio contro il tedesco Daniel Altmaier, attualmente al numero 51 del ranking ATP. Sinner ha vinto due dei tre precedenti scontri e ha recentemente avuto la meglio su di lui a Shanghai.
“Nel 2019 ho partecipato con una wild card. Oggi ho un altro status, ma la voglia di dare il massimo è la stessa. Giocare a Vienna è quasi come essere a casa, e l’arrivo di famiglia e amici rende tutto ancora più speciale”, ha dichiarato Sinner, mettendo in evidenza il legame personale con il torneo.
Nel frattempo, anche Lorenzo Musetti ha avuto una giornata positiva, superando il serbo Hamad Medjedovic con un punteggio di 6-4 6-3, subentrato all’ultimo al posto di Stefanos Tsitsipas. Altri italiani, come Matteo Arnaldi, si sono già qualificati per gli ottavi, mentre si attende l’esordio di Matteo Berrettini e Flavio Cobolli.
