Lega del Filo d’Oro: promuovere l’inclusione per le persone sordocieche

Rosita Ponti

Ottobre 22, 2025

La Lega del Filo d’Oro ha lanciato un appello per il riconoscimento dell’identità delle persone sordocieche, sottolineando l’importanza di una reale inclusione attraverso l’applicazione dell’Accessibility Act europeo e la piena attuazione della legge 107/2010. Questo messaggio è stato diffuso in occasione della Giornata Europea della Sordocecità, che si celebra il 22 ottobre, una disabilità che interessa circa 1 milione e 400mila individui in Europa.

Francesco Mercurio, presidente del comitato delle persone sordocieche della Fondazione Lega del Filo d’Oro, ha evidenziato l’urgenza di costruire un’Italia e un’Europa accessibili. La recente entrata in vigore dell’Accessibility Act europeo rappresenta un’opportunità per riflettere e agire concretamente sui temi dell’accessibilità. Mercurio ha dichiarato che per le persone sordocieche, l’accessibilità significa avere diritto alla mobilità, alla comunicazione e all’informazione. Ha anche sottolineato come la tecnologia possa offrire nuove opportunità, ma al contempo presentare barriere complesse. È essenziale ricordare che l’accessibilità è legata a scelte umane e politiche.

Impegni della Lega del Filo d’Oro

La Lega del Filo d’Oro si è impegnata da anni nella piena attuazione della legge 107/2010, che riconosce la sordocecità come una disabilità unica e specifica. Nel marzo 2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge ‘Semplificazioni-bis’, attualmente in attesa del via libera definitivo del Parlamento. Questa legge estende il riconoscimento della sordocecità a tutte le persone con compromissioni combinate, totali o parziali, di vista e udito, sia congenite che acquisite, senza limiti di età. Questo provvedimento si inserisce nel percorso avviato con la Legge Delega sulla disabilità (L. 227/2021) e accompagna l’aggiornamento della definizione e la semplificazione dei criteri e delle modalità di accertamento.

Mercurio ha ribadito che non è più possibile attendere: questa norma deve diventare uno strumento concreto di tutela e inclusione. Tuttavia, la Legge 107 non è l’unico elemento necessario. È fondamentale garantire dignità e professionalità alle guide-interpreti, riconoscendo la Lingua dei Segni Italiana (Lis), la Lingua dei Segni Italiana Tattile (List) e tutti i sistemi di comunicazione aumentativa e alternativa. È altresì necessario aggiornare la legge sull’accessibilità dei servizi pubblici, estendendola anche ai settori privati, per garantire un ambiente inclusivo per tutti.

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