Per le donne, 4000 passi riducono il rischio di malattie cardiache e mortalità

Veronica Robinson

Ottobre 22, 2025

Alcuni studi recenti hanno messo in luce l’importanza dell’attività fisica per le donne di una certa età, rivelando che anche un numero limitato di passi può contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e mortalità. Una ricerca condotta dai ricercatori del Mass General Brigham ha analizzato un campione di 13.547 donne, monitorando il loro numero di passi settimanali e confrontandolo con i tassi di mortalità e malattie cardiovascolari nel decennio successivo. I risultati, pubblicati nel 2025 sul British Journal of Sports Medicine, dimostrano che anche 4.000 passi uno o due giorni alla settimana possono fare la differenza.

Dettagli dello studio condotto a Boston

L’analisi è stata realizzata tra il 2011 e il 2015, quando le partecipanti, con un’età media di 71,8 anni e senza malattie cardiovascolari o cancro, hanno indossato accelerometri per monitorare la loro attività fisica. Per un periodo di dieci anni, i ricercatori hanno seguito la salute delle donne, registrando l’incidenza di mortalità e malattie cardiovascolari. L’autore senior dello studio, I-Min Lee, epidemiologo presso un ospedale di Boston, ha sottolineato come i progressi tecnologici abbiano ridotto l’attività fisica nelle popolazioni, specialmente tra gli anziani.

Le donne sono state suddivise in gruppi in base al numero di giorni in cui raggiungevano soglie di passi di 4.000, 5.000, 6.000 o 7.000. I risultati hanno mostrato che le partecipanti che raggiungevano i 4.000 passi uno o due giorni a settimana avevano un rischio di mortalità inferiore del 26% e un rischio di malattie cardiovascolari inferiore del 27% rispetto a quelle che non raggiungevano mai tale soglia.

Implicazioni per la salute delle donne anziane

L’analisi ha rivelato che le donne che raggiungevano i 4.000 passi tre o più giorni alla settimana presentavano un ulteriore abbattimento del rischio di mortalità, che raggiungeva il 40%. Per coloro che superavano le soglie di passi più elevate, il rischio di malattie cardiovascolari si stabilizzava, suggerendo che l’aumento del volume totale di passi è più rilevante rispetto alla frequenza settimanale con cui vengono raggiunti.

Questi risultati indicano che non esiste un approccio unico per incrementare l’attività fisica. Infatti, le donne che accumulano un numero simile di passi, sia distribuiti uniformemente durante la settimana che concentrati in pochi giorni, ottengono benefici per la salute comparabili. L’importante è mantenere un certo livello di attività fisica, che si traduce in miglioramenti significativi per la salute cardiovascolare.

L’importanza di questo studio risiede nella sua capacità di incoraggiare le donne anziane a integrare anche piccole quantità di movimento nella loro routine quotidiana, contribuendo così a migliorare la loro qualità di vita e a ridurre i rischi associati a malattie cardiovascolari.

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