Il 6 novembre i farmacisti incrociano le braccia. Sindacati chiedono a Federfarma di riprendere il dialogo.

Rosita Ponti

Ottobre 28, 2025

Circa 60 mila dipendenti delle farmacie private in Italia incroceranno le braccia per l’intero turno di lavoro di 24 ore il giovedì 6 novembre 2025. Questo sciopero coinvolge farmacisti collaboratori e altri lavoratori delle farmacie e viene indetto dalle federazioni di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. La mobilitazione è finalizzata a sostenere il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, scaduto il 31 agosto 2024.

Motivazioni dello sciopero

Le tre federazioni sindacali hanno sottolineato l’importanza di un dialogo costruttivo, evidenziando di aver sempre cercato di avanzare proposte concrete e sostenibili per il rinnovo contrattuale. Tra le richieste principali figurano giusti adeguamenti salariali, una migliore conciliazione tra vita privata e lavoro, il riconoscimento della professionalità del personale, soprattutto in relazione alla farmacia dei servizi, e percorsi formativi per valorizzare le competenze del personale.

Richiesta di dialogo con Federfarma

Le organizzazioni sindacali hanno esortato Federfarma a tornare al tavolo delle trattative con le federazioni, auspicando una rapida conclusione del negoziato. Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno dichiarato che è fondamentale che Federfarma dimostri di avere a cuore la tutela delle farmaciste e dei farmacisti, nonché delle collaboratrici e dei collaboratori delle farmacie private, riconoscendo un rinnovo contrattuale che rifletta il reale valore della professione.

Questa mobilitazione, quindi, non è solo una questione di salario, ma anche di dignità e riconoscimento professionale, elementi essenziali per il futuro del settore farmaceutico in Italia.

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