La presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, ha manifestato la sua soddisfazione in merito all’audizione del giornalista Rai Sigfrido Ranucci e del direttore dell’Approfondimento, Paolo Corsini, che si terrà il 5 novembre 2025. Questa audizione segue un grave episodio di attentato intimidatorio avvenuto la notte tra il 16 e il 17 ottobre, quando due auto appartenenti alla famiglia Ranucci sono state danneggiate con materiale incendiario davanti alla loro abitazione.
La situazione della commissione di vigilanza rai
La Commissione di Vigilanza Rai si trova in una situazione di stallo da un anno, con i lavori bloccati a causa di ostruzionismi politici e della mancanza di numeri legali necessari per le sedute. Questa paralisi è stata attribuita principalmente alla maggioranza di governo, come evidenziato dalla presidente Floridia, che ha sottolineato come l’assenza di alcuni membri impedisca il corretto funzionamento dell’organismo di controllo. La Commissione ha il compito di prendere decisioni cruciali riguardanti le nomine e gli indirizzi della Rai, ma senza un adeguato numero di partecipanti, le sue attività rimangono compromesse.
Le implicazioni dell’attentato a sigfrido ranucci
L’attentato subito da Sigfrido Ranucci ha sollevato preoccupazioni non solo per la sua sicurezza personale, ma anche per il clima di intimidazione che sembra caratterizzare il panorama mediatico attuale. Ranucci, noto per il suo lavoro di inchiesta e per le sue posizioni critiche, rappresenta una voce importante nel giornalismo italiano. L’episodio ha spinto la Commissione di Vigilanza a convocare un’audizione per discutere non solo della sicurezza dei giornalisti, ma anche del ruolo della Rai in un contesto di crescente tensione.
La presidente Floridia ha ribadito l’importanza di garantire un ambiente di lavoro sicuro per i professionisti del settore e ha esortato le istituzioni a prendere misure concrete per proteggere i giornalisti da atti di violenza e intimidazione. La situazione attuale evidenzia la necessità di un intervento deciso per garantire la libertà di stampa e la sicurezza di chi lavora nel campo dell’informazione.
