Benjamin Netanyahu ha dato il via a “pesanti attacchi” contro la Striscia di Gaza, in risposta alla consegna di resti di un ostaggio già restituito. La situazione si complica ulteriormente con le dichiarazioni del vicepresidente statunitense JD Vance, che ha definito gli ultimi eventi come “scaramucce” e ha espresso fiducia nella tenuta della tregua. Dall’altro lato, Hamas ha annunciato il ritrovamento di altri due corpi, aumentando le tensioni nel contesto del conflitto.
Israele, un soldato ucciso nella Striscia di Gaza
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno confermato la morte di un riservista, il sergente maggiore Yonah Efraim Feldbaum, di 37 anni, originario dell’insediamento di Neria, in Cisgiordania. L’incidente è avvenuto il 25 ottobre 2025, durante un attacco condotto da presunti terroristi palestinesi nella zona di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo le informazioni riportate dai media israeliani, i terroristi avrebbero utilizzato lanciarazzi e cecchini per colpire le truppe israeliane impegnate nel quartiere di Jenina. Hamas ha respinto le accuse, affermando di voler rispettare il cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti.
Attacchi dei coloni ebraici in Cisgiordania
La situazione in Cisgiordania continua a essere tesa, con segnalazioni di attacchi da parte di coloni ebraici. Nonostante i recenti sviluppi, la popolazione palestinese vive in uno stato di crescente preoccupazione per la propria sicurezza. La giornalista Marina Lalovic ha documentato questi eventi, evidenziando la vulnerabilità dei civili in mezzo a un conflitto che sembra intensificarsi.
Trump: “Israele ha il diritto di rispondere”
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che il cessate il fuoco a Gaza, sostenuto dagli Stati Uniti, non è in pericolo nonostante gli attacchi israeliani. Durante una conferenza stampa a bordo dell’Air Force One, Trump ha affermato che Israele ha il diritto di rispondere agli attacchi contro i propri soldati. Ha ribadito che Hamas rappresenta solo una parte marginale della questione della pace in Medio Oriente e ha esortato il gruppo a comportarsi in modo responsabile. Gli attacchi aerei israeliani hanno continuato a colpire diverse aree della Striscia, causando numerosi morti e feriti, tra cui un attacco in un campo profughi che ha portato alla morte di almeno cinque persone.
Raid israeliani e conseguenze umanitarie a Gaza
Le autorità sanitarie di Gaza hanno riportato che i recenti bombardamenti israeliani hanno causato la morte di almeno 30 persone e hanno lasciato decine di feriti. Mahmoud Basal, portavoce della Protezione civile, ha dichiarato che le squadre di soccorso stanno lavorando incessantemente per recuperare i corpi e fornire assistenza ai feriti. La situazione negli ospedali è critica, con un aumento dei casi di malattie infettive come l’epatite C, che colpisce oltre 70.000 persone nella Striscia.
Hamas: “Ritrovati i corpi di altri due ostaggi”
Hamas ha annunciato il ritrovamento di altri due corpi di ostaggi, identificati come Amiram Cooper e Sahar Baruch. Tuttavia, non è chiaro se il gruppo intenda consegnarli a Israele. La milizia ha anche comunicato il rinvio della consegna di un corpo a causa di presunte violazioni da parte di Israele del cessate il fuoco. Attualmente, ci sono ancora 13 corpi di ostaggi rimasti nella Striscia.
Reazioni internazionali e violazioni della tregua
Il ministero degli Esteri turco ha condannato gli attacchi israeliani come una violazione del cessate il fuoco. Dallo stesso fronte, JD Vance ha espresso ottimismo sulla tenuta della tregua, definendo gli eventi attuali come scaramucce. La comunità internazionale continua a monitorare la situazione con preoccupazione, mentre i bombardamenti israeliani su Gaza e le incursioni in Cisgiordania continuano a sollevare interrogativi sulla stabilità della regione.
Netanyahu ordina attacchi su Gaza
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dato l’ordine di effettuare raid immediati sulla Striscia di Gaza. Questo è avvenuto dopo consultazioni di sicurezza e sotto pressione da parte di membri del governo, che hanno richiesto azioni decisive in seguito alla controversa consegna dei resti di un ostaggio. Netanyahu ha affermato che Israele agirà a propria discrezione, senza cercare l’approvazione di nessuno.
Ospedali a Gaza in crisi
La crisi umanitaria a Gaza continua a peggiorare, con ospedali che lottano per far fronte all’afflusso di feriti. I medici locali hanno lanciato appelli per l’apertura immediata dei valichi per consentire l’uscita dei pazienti che necessitano di cure urgenti all’estero. La situazione è diventata insostenibile, con la popolazione civile che subisce le conseguenze dirette del conflitto in corso.
