Media russi riportano attacco di Kiev a una raffineria di petrolio in Russia

Veronica Robinson

Ottobre 29, 2025

La situazione in Ucraina continua a evolversi drammaticamente, con nuovi sviluppi che emergono quotidianamente. Il 1343° giorno del conflitto ha visto importanti dichiarazioni da parte di leader politici e attacchi militari che hanno avuto ripercussioni significative. Il ministro degli esteri russo, Serghei Lavrov, ha affermato che la Russia è disposta a garantire che non attaccherà alcun membro della NATO, mentre il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ha suggerito che un terzo attore, come l’ex presidente Donald Trump, potrebbe essere necessario per raggiungere una pace duratura in Ucraina.

Attacchi aerei e difese a Mosca

Il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, ha comunicato che le difese aeree russe hanno abbattuto quattro droni provenienti da Kiev diretti verso la capitale russa. In un post sui social media, Sobyanin ha confermato che i soccorritori sono stati inviati sul luogo dell’incidente. Questo attacco segna un incremento delle tensioni, con la Russia che continua a rafforzare le sue difese aeree in risposta ai ripetuti attacchi ucraini.

Intercettazione di un velivolo russo sul Baltico

Nel frattempo, l’aviazione polacca ha intercettato un aereo russo che si trovava nello spazio aereo internazionale sul Baltico. Il velivolo, senza un piano di volo dichiarato e con il trasmettitore spento, non ha violato lo spazio aereo polacco, ma la situazione ha suscitato preoccupazioni tra i funzionari di Varsavia, che hanno esortato a mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza aerea della regione.

Colpi ucraini a raffinerie in Russia

Secondo fonti russe, l’esercito ucraino ha colpito una raffineria di petrolio e un impianto chimico nelle regioni occidentali della Russia. I rapporti indicano che la raffineria NS-Oil, situata nell’oblast’ di Ul’janovsk, è stata colpita, così come l’impianto chimico Stavrolen nel Territorio di Stavropol. Questi attacchi mirano a indebolire le capacità industriali della Russia, fondamentali per il suo sforzo bellico.

Dichiarazioni di Lavrov sulla NATO

Durante un discorso alla Conferenza internazionale sulla sicurezza eurasiatica a Minsk, Lavrov ha ribadito che la Russia non intende attaccare i membri della NATO o dell’Unione Europea. Ha espresso la speranza che gli Stati Uniti, sotto la guida di Trump, possano svolgere un ruolo attivo nel trovare una soluzione al conflitto. Lavrov ha criticato i leader europei per non considerare le garanzie di sicurezza in modo collettivo, sostenendo che l’Unione Europea si è allontanata da un approccio diplomatico.

Orbán critica l’Unione Europea

Il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ha dichiarato che l’Unione Europea si è resa irrilevante chiudendo i canali diplomatici con la Russia. Orbán ha affermato che la diplomazia europea avrebbe dovuto fermare la guerra, sottolineando che la chiusura dei canali di comunicazione ha reso impossibile il raggiungimento della pace. Ha anche espresso la convinzione che, se Trump fosse stato presidente degli Stati Uniti, il conflitto non sarebbe mai iniziato.

Posizioni di Tajani e Salvini

Il vicepremier e ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani, ha chiarito che la politica estera italiana è delineata dal governo e non dalle posizioni individuali dei leader politici. In riferimento all’incontro tra Matteo Salvini e Orbán, Tajani ha ribadito il sostegno dell’Italia a Kiev. Salvini, nel suo colloquio con Orbán, ha discusso di questioni geopolitiche e delle politiche europee in materia di immigrazione.

La Lituania e il transito verso Kaliningrad

Il ministro degli esteri lituano, Kestutis Budrys, ha dichiarato che la Lituania si riserva il diritto di bloccare il transito verso l’exclave russa di Kaliningrad per motivi di sicurezza nazionale. Budrys ha avvertito che tali misure potrebbero essere adottate se si sospettasse un coinvolgimento russo nel contrabbando attraverso la Bielorussia.

Le parole di Zelensky sui negoziati di pace

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che l’Ucraina è pronta a negoziare la pace, ma non accetterà di cedere territori. Zelensky ha sottolineato che i colloqui possono avvenire solo al di fuori della Russia e della Bielorussia, esprimendo la sua disponibilità a discutere in Ungheria. Ha anche chiesto un sostegno finanziario costante dall’Europa per i prossimi 2-3 anni, evidenziando l’importanza di garantire risorse per la ricostruzione e il mantenimento delle forze armate.

Le sanzioni colpiscono Lukoil

Infine, la compagnia petrolifera russa Lukoil ha annunciato la sua intenzione di vendere gli asset esteri a seguito delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti. Queste misure mirano a limitare i guadagni della Russia e spingerla a negoziare un cessate il fuoco in Ucraina. La situazione continua a evolversi, con gli sviluppi sul campo e le reazioni diplomatiche che influenzano il corso del conflitto.

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