Il capoluogo delle Marche, Ancona, ha ufficializzato la sua candidatura per diventare Capitale italiana della cultura nel 2028. Questa iniziativa è stata presentata il 30 ottobre 2025, con un dossier dal titolo evocativo “Ancona. Questo adesso”, che trae ispirazione dalle parole del poeta locale Francesco Scarabicchi, tratte dal suo libro “Una città di scoglio. Breve viaggio ad Ancona”. Il progetto mira a creare un legame profondo tra la città, il suo mare e i suoi abitanti, restituendo un senso di appartenenza e identità culturale.
Il dossier e il suo significato
Il dossier, composto da 60 pagine, è stato inviato al Ministero della cultura e rappresenta una visione strategica che coinvolge un ampio spettro di attori, tra cui istituzioni, imprese e cittadini. L’obiettivo principale è quello di utilizzare la cultura come motore di sviluppo, sostenibilità e cooperazione tra le diverse realtà del bacino euro-mediterraneo. All’interno del progetto sono incluse oltre 80 opere originali e site-specific, pensate per valorizzare il patrimonio culturale e artistico di Ancona.
La candidatura di Ancona non è solo un’opportunità per la città, ma anche un modo per promuovere un’eredità duratura per le generazioni future. Attraverso questo progetto, Ancona intende posizionarsi come un punto di riferimento culturale, capace di attrarre visitatori e stimolare la partecipazione attiva della comunità. La proposta si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del territorio marchigiano, puntando a creare un ambiente favorevole alla crescita culturale e turistica.
Un progetto condiviso e inclusivo
La candidatura di Ancona è caratterizzata da un approccio inclusivo, che mira a coinvolgere tutti i settori della società. Le istituzioni locali, le associazioni culturali e il mondo imprenditoriale hanno collaborato per elaborare un progetto che rispecchi le esigenze e le aspirazioni della comunità. Questo processo di condivisione è fondamentale per garantire che la cultura diventi un elemento di coesione sociale e di sviluppo economico.
Inoltre, il dossier sottolinea l’importanza di un’alleanza tra il mare e la città, riconoscendo il ruolo cruciale che l’acqua gioca nella storia e nell’identità di Ancona. La proposta prevede eventi, festival e iniziative che celebrano il legame tra il patrimonio marittimo e quello culturale, creando un dialogo tra passato e presente.
La candidatura di Ancona come Capitale italiana della cultura 2028 rappresenta quindi un’opportunità unica per valorizzare le risorse locali e promuovere un’immagine positiva della città, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. La speranza è che questo progetto possa ispirare altre città a intraprendere percorsi simili, contribuendo così a una rinascita culturale e sociale del Paese.
