Ancona presenta una competizione tra premi Oscar e intelligenza artificiale

Rosita Ponti

Ottobre 30, 2025

Le Marche si preparano a una nuova sfida culturale. Questa volta, dopo la candidatura di Pesaro, è Ancona a proporsi come Capitale europea della cultura per il 2028. Il noto scenografo Dante Ferretti, tre volte vincitore del Premio Oscar, ha espresso il suo sostegno alla città, sottolineando il legame profondo con Ancona, dove ha iniziato la sua carriera cinematografica. Ferretti ha diretto i suoi primi due film, “Le prigioniere dell’isola del diavolo” e “Il giustiziere dei mari”, e ha collaborato con Federico Fellini, traendo ispirazione da Ancona per il film “E la nave va” nel 1983. “Desidero essere un ambasciatore della bellezza della mia regione”, ha dichiarato Ferretti, evidenziando l’importanza della candidatura di Ancona come Capitale Italiana della Cultura nel 2028.

Il dossier di candidatura e l’ispirazione poetica

Il dossier di candidatura, intitolato “Ancona. Questo Adesso”, trae ispirazione dalle parole del poeta anconetano Francesco Scarabicchi, scomparso nel 2021. Il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, ha descritto la città come “città di mare e di frontiera”, sottolineando come la sua identità si sia forgiata attraverso l’incontro di diverse civiltà. “Il porto naturale di Ancona ha rappresentato per secoli un crocevia verso l’Oriente e, attraverso le vie che conducono al cuore dell’Europa, continua a fungere da ponte tra i Balcani e il Mediterraneo”, ha aggiunto Silvetti. La candidatura di Ancona si presenta come un hub culturale ed economico dell’Adriatico, con il sostegno di città partner come Spalato, Dubrovnik, Zara e Venezia. Questo progetto mira a trasformare Ancona in un centro di rotte internazionali, dove la cultura diventa il motore di un programma di rigenerazione urbana, sociale ed economica, in linea con le strategie dell’Unione europea per la Regione Adriatico-Ionica.

Welfare culturale e inclusione

Al centro del programma di Ancona per la candidatura c’è il tema del welfare culturale, con una particolare attenzione all’inclusione. Il diritto alla fruizione culturale, accessibile e inclusiva, è il principio che guiderà ogni esperienza culturale, grazie anche al contributo del Museo Tattile Statale Omero, che rappresenta un’eccellenza internazionale nel settore. La direzione creativa del dossier è affidata a Anghela Alò, una figura di spicco nel panorama internazionale, già coinvolta in eventi di grande rilievo come Expo 2030 e la Coppa del Mondo FIFA 2022 a Doha. Se Ancona dovesse vincere la competizione, il Maestro Andrea Bocelli ha già confermato la sua partecipazione alla cerimonia di apertura, un evento che promette di richiamare l’attenzione su questa storica città marchigiana.

Le macroaree del programma culturale

Il programma culturale di Ancona, in vista della candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028, si articola in quattro macroaree progettuali, ispirate al titolo di candidatura e alla morfologia naturale della città. Le aree sono Questo Mare, Via Maestra, Adesso Parco e Mare Culturale. Ognuna di queste aree mira a valorizzare diversi aspetti della cultura, della storia e dell’ambiente di Ancona, con l’obiettivo di creare un’esperienza culturale unica e coinvolgente per residenti e visitatori. La candidatura rappresenta un’opportunità per Ancona di mettere in luce il suo patrimonio culturale e di promuovere un futuro sostenibile attraverso l’arte e la cultura.

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