Trentaquattro coltellate inflitte “senza odio o rabbia” ma con l’intento di proteggere se stesso e i propri familiari. La Corte di Cassazione ha emesso la sentenza di assoluzione definitiva per Alex Cotoia, un giovane di 22 anni, che il 30 aprile 2020 ha ucciso a Collegno, nella provincia di Torino, il padre violento durante un’ennesima lite. La decisione pone fine a un lungo e complesso iter giudiziario.
Il percorso giudiziario di Alex Cotoia
Cotoia, che all’epoca portava il cognome del padre, Pompa, era stato assolto in primo grado nel 2021, poiché i giudici avevano ritenuto che avesse agito in legittima difesa. Tuttavia, nel 2023, la Corte d’Appello di Torino ha ribaltato la sentenza, condannandolo a una pena di 6 anni e 2 mesi di reclusione. Successivamente, il verdetto è stato annullato dalla Cassazione, che ha disposto un nuovo processo d’appello. Quest’ultimo si è concluso con un’assoluzione definitiva, confermata dagli ermellini, i quali hanno sottolineato che l’omicidio è avvenuto “in un contesto drammatico e di sopraffazione del marito nei confronti della moglie”.
Dibattito sulla legittimità della difesa
La vicenda di Alex Cotoia ha suscitato un ampio dibattito sulla legittimità della difesa in situazioni di violenza domestica. I giudici hanno messo in evidenza la necessità di considerare il contesto in cui si è verificato l’evento, evidenziando la condizione di vulnerabilità in cui si trovava il giovane e la sua famiglia. La sentenza finale rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti delle vittime di violenza domestica e nella riconoscenza della legittima difesa in situazioni estreme.
Il caso di Collegno e le sue implicazioni
Il caso di Collegno è emblematico di una realtà complessa e spesso trascurata, in cui la violenza domestica può portare a conseguenze tragiche. La decisione della Cassazione non solo ha liberato un giovane da una condanna ingiusta, ma ha anche riacceso l’attenzione su un fenomeno che colpisce molte famiglie in Italia, sottolineando l’importanza di un intervento tempestivo e di una maggiore protezione per le vittime.
