Mentre il 10 ottobre 2025 il Senato si appresta a votare il disegno di legge costituzionale riguardante la Riforma della Giustizia, che include la separazione delle carriere tra magistrati requirenti e giudicanti, la ministra delle Riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati, definisce questa giornata come “storica”. Riguardo al possibile referendum, previsto per aprile 2026, Casellati sottolinea: “È previsto dalla legge quando non si ottiene la maggioranza assoluta per un disegno di legge costituzionale ed è giusto che i cittadini si esprimano”.
Controversie sulla riforma
La ministra non si limita a commentare la riforma, ma affronta anche la controversia legata al veto della Corte dei Conti sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Casellati definisce “singolare” questa decisione su un’infrastruttura considerata di fondamentale importanza per il Paese. La tempistica della pronuncia, coincidente con l’approvazione della riforma sulla giustizia, suscita interrogativi. “Sarà un caso?”, si chiede la ministra, lasciando intuire che potrebbe esserci un legame tra i due eventi.
Importanza della riforma
La Riforma della Giustizia è un tema cruciale nel dibattito politico italiano e la separazione delle carriere dei magistrati rappresenta un cambiamento significativo nel sistema giudiziario. Questa proposta mira a garantire una maggiore indipendenza e specializzazione all’interno della magistratura, un aspetto che ha sollevato opinioni contrastanti tra esperti e politici. La ministra Alberti Casellati, con il suo intervento, intende chiarire l’importanza di dare voce ai cittadini attraverso il referendum, qualora non si raggiunga il consenso necessario in Parlamento.
Il dibattito sul ponte
Il progetto del Ponte sullo Stretto, d’altra parte, è da anni al centro di discussioni e polemiche. La decisione della Corte dei Conti di opporsi alla sua realizzazione ha riacceso il dibattito sulla fattibilità e sull’importanza di tale opera per lo <strongsviluppo economico e infrastrutturale del Sud Italia. Con l’approvazione della riforma della giustizia e le dichiarazioni della ministra, si delinea un quadro complesso e interconnesso, dove le scelte politiche e le decisioni istituzionali si intrecciano in un momento cruciale per il Paese.
