La conferenza nazionale “Fair Play della Salute”, tenutasi il 15 marzo 2025, ha rappresentato un’importante occasione di riflessione sui temi della salute, della giustizia ambientale e della prevenzione. L’evento, organizzato dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play (CNIFP) con la collaborazione del ministero della Salute e del sottosegretario On. Marcello Gemmato, ha messo in evidenza la salute come un diritto fondamentale e la prevenzione come un dovere collettivo.
Il ruolo di Ezio Bonanni e le emergenze sanitarie
Uno dei momenti salienti della conferenza è stata la nomina dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) e vicepresidente del CNIFP. Bonanni ha sottolineato l’urgenza di affrontare l’amianto, che continua a rappresentare una delle più gravi emergenze sanitarie in Italia. Con oltre 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto disseminati nel Paese, e circa 5.000 morti ogni anno a causa di esposizioni dirette o indirette, Bonanni ha affermato che questa situazione è inaccettabile per una società civile.
L’avvocato ha criticato la lentezza delle operazioni di bonifica e la mancanza di una strategia nazionale coordinata, evidenziando come il concetto di “fair play” non si limiti al mondo sportivo, ma si estenda alla giustizia e alla lealtà verso le generazioni future. “Bonificare significa prevenire e prevenire significa salvare vite”, ha dichiarato, aggiungendo che è fondamentale affrontare le cause ambientali delle malattie, dall’amianto ai metalli pesanti, dai pesticidi ai rifiuti industriali.
Testimonianze e dati allarmanti
Durante la conferenza, il generale Giampiero Cardillo ha presentato dati preoccupanti riguardo all’amianto, evidenziando che le esposizioni non appartengono solo al passato industriale, ma continuano a colpire lavoratori e cittadini. Cardillo ha affermato che le forze armate e di polizia hanno subito un tributo elevato, spesso in silenzio, a causa della presenza di amianto nei mezzi militari, nelle navi e nelle caserme. “Riconoscere e tutelare le vittime del dovere è un atto di giustizia e verità”, ha dichiarato.
Il professor Pasquale Montilla, membro del Comitato Scientifico ONA, ha presentato studi che collegano l’esposizione ambientale a effetti tossicologici sistemici, non limitati ai tumori. Ha citato il caso del Sito di Interesse Nazionale di Crotone, dove sono state riscontrate concentrazioni di metalli pesanti superiori ai limiti di riferimento nei campioni di tessuti umani. Montilla ha proposto un modello di prevenzione integrata che prevede screening molecolare, monitoraggio ambientale e assistenza multidisciplinare, evidenziando l’urgenza di un piano nazionale che unisca medicina, ecologia e diritto.
Il concetto di fair play nella salute
Ruggero Alcanterini, presidente del CNIFP, ha sottolineato che la salute non deve essere vista solo come assenza di malattia, ma come un equilibrio tra corpo, mente e ambiente. “Il fair play è anche rispetto per se stessi, per gli altri e per la natura”, ha affermato, mettendo in evidenza come l’amianto simboleggi un’epoca che ha sacrificato la salute per il profitto. Alcanterini ha esortato a invertire questa logica.
Bonanni ha anche discusso il supporto dell’ONA alle vittime del dovere, come carabinieri e poliziotti esposti durante il servizio, sottolineando la necessità di un fondo nazionale per il risarcimento e la bonifica. “Non ci può essere equità senza giustizia ambientale, né sport pulito senza aria pulita”, ha affermato, collegando la lotta all’amianto ai valori del fair play.
Verso un futuro di giustizia e prevenzione
Nel suo intervento finale, Bonanni ha lanciato un appello al Governo per un “Piano Nazionale Amianto” che integri prevenzione, ricerca e giustizia. “L’Italia ha le competenze, le leggi e le risorse per diventare un modello di sanità ambientale, ma serve volontà politica. La salute non è un costo, è un investimento etico e civile”, ha dichiarato.
La presidente dell’Accademia della Legalità, Paola Vegliantei, ha richiamato l’importanza dell’educazione civica e ambientale come strumento di prevenzione, sottolineando che la lotta all’amianto e la tutela della salute devono iniziare dalla formazione delle nuove generazioni. La conferenza “Fair Play della Salute” ha così offerto una visione concreta della prevenzione come responsabilità collettiva, segnando l’inizio di una collaborazione strategica tra sport, salute e ambiente, in un’ottica di giustizia e consapevolezza.
