Influenza aviaria: in Germania si registrano nuovi focolai, abbattuti 130mila animali

Rosita Ponti

Ottobre 30, 2025

La diffusione dell’influenza aviaria sta interessando un numero crescente di allevamenti in Germania, secondo quanto riportato dal Friedrich Loeffler Institute. Dallo scorso mese di settembre, il totale dei focolai di influenza aviaria registrati negli allevamenti avicoli commerciali ĆØ aumentato a 35. I nuovi casi vengono segnalati con frequenza quotidiana, evidenziando una situazione di infezione in continua evoluzione. Le regioni più colpite includono la Bassa Sassonia, il Meclemburgo-Pomerania Anteriore e il Brandeburgo, dove il numero di volatili abbattuti per motivi precauzionali ha superato i 500.000.

Abbattimenti di massa negli allevamenti

Le autoritĆ  tedesche hanno disposto l’abbattimento di circa 130.000 anatre e polli negli allevamenti situati nei pressi di Berlino. Questa azione ĆØ parte della risposta del Paese all’aumento dei casi di influenza aviaria. Secondo quanto comunicato dal distretto di Maerkisch-Oderland nel Brandeburgo, la malattia ĆØ stata riscontrata in un allevamento di anatre con circa 80.000 volatili e in un allevamento di polli da carne con circa 50.000 esemplari.

Diverse autoritĆ  statali hanno implementato misure per contenere la diffusione dell’influenza aviaria. Tra queste, sono state istituite zone di sorveglianza e sono stati emessi ordini per mantenere i polli all’interno dei loro ricoveri. Il ministro dell’Agricoltura tedesco, Alois Rainer, ha sottolineato, in una dichiarazione rilasciata venerdƬ, che nelle ultime due settimane si ĆØ registrato un “aumento molto rapido delle infezioni”.

Rischi legati all’epidemia

Il Friedrich Loeffler Institute (Fli), centro nazionale di ricerca sulle malattie animali, ha segnalato un rischio “elevato” dovuto all’epidemia in corso. La presenza di uccelli selvatici colpiti, tra cui le gru, ha portato l’istituto a prevedere “un’ulteriore, possibilmente diffusa trasmissione” della malattia. Le autoritĆ  sanitarie hanno esortato la popolazione a evitare il contatto con animali malati o deceduti. Sebbene la trasmissione dell’influenza aviaria da uccello a uomo sia teoricamente possibile, il rischio reale ĆØ considerato basso.

In questo contesto, la situazione rimane monitorata attentamente, con gli esperti che continuano a seguire l’evoluzione dell’epidemia e a suggerire misure preventive per limitare la diffusione della malattia tra gli allevamenti e, potenzialmente, verso altre specie.

Ɨ