L’iter della Corte dei Conti che ha portato alla bocciatura del ponte sullo Stretto di Messina

Veronica Robinson

Ottobre 30, 2025

L’analisi della delibera riguardante la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina è stata condotta dall’Ufficio di controllo della Corte dei Conti. Dallo studio sono emerse diverse criticità significative. In particolare, è stata evidenziata l’assenza di documenti fondamentali, tra cui le delibere interne della Società Stretto di Messina e atti aggiuntivi, elementi che complicano una valutazione esaustiva. L’Ufficio di controllo ha sollevato interrogativi in merito all’enorme incremento dei costi del progetto, che sono passati da 3,9 miliardi nel 2006 a 6,7 miliardi nel 2011, fino a raggiungere circa 10,5 miliardi nel 2025. Si teme che, qualora l’aumento superasse il 50% rispetto al bando del 2006, potrebbe rendersi necessaria una nuova gara d’appalto.

Criticità sulla convenienza dell’opera

Sono stati espressi dubbi sulla convenienza e sull’effettiva utilizzabilità del Ponte, considerando le modalità attuali di attraversamento dello Stretto. La Corte dei Conti ha richiesto chiarimenti sull’affidabilità delle previsioni riguardanti il piano tariffario e il volume di traffico atteso. Questi aspetti sono cruciali per comprendere se l’opera possa realmente soddisfare le esigenze di mobilità della regione e se giustifichi l’ingente spesa prevista.

La delibera CIPE e le sue lacune

La delibera del CIPE è stata giudicata lacunosa nella sua motivazione e insufficiente nell’esplicitazione, non garantendo il rispetto del principio di trasparenza, fondamentale per le grandi opere infrastrutturali. Le mancanze nella documentazione e nella spiegazione delle scelte progettuali hanno sollevato interrogativi sulla serietà del processo di approvazione. Inoltre, sono state espresse perplessità riguardo alla stima della durata dei lavori, fissata in 7 anni e mezzo, considerando la complessità del progetto e le eventuali difficoltà che potrebbero sorgere durante l’esecuzione.

Richiesta di chiarimenti al Governo

In questo contesto, l’Ufficio di controllo ha sollecitato il Governo a chiarire e integrare la documentazione necessaria per valutare la fattibilità economica e finanziaria del progetto, nonché la sua conformità alle normative vigenti. L’ufficio ha quindi deferito la questione alla Sezione Centrale di controllo di legittimità sugli atti del Governo, un organo collegiale che si è riunito il 19 ottobre 2025.

Esito dell’adunanza e conseguenze per il progetto

L’esito di questa adunanza ha portato alla negazione del visto di legittimità da parte della Corte dei Conti, bloccando così l’iter amministrativo relativo all’approvazione del progetto definitivo del Ponte. Le motivazioni dettagliate di questa decisione sono attualmente in fase di redazione e saranno comunicate attraverso un’apposita deliberazione entro 30 giorni dalla data della decisione, quindi entro la fine di novembre 2025. Questo sviluppo rappresenta un ulteriore ostacolo per un progetto che ha già affrontato numerose difficoltà e interrogativi sul suo futuro.

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