Uno studio recente condotto dal MIT di Boston ha rivelato i meccanismi cerebrali che influenzano i cali di attenzione in seguito a notti di sonno insufficiente. Pubblicato nel 2025 sulla rivista Nature Neuroscience, il lavoro offre un’interessante spiegazione su come la mancanza di sonno possa compromettere le funzioni cognitive. I ricercatori hanno scoperto che il sistema di pulizia del cervello, normalmente attivo durante il sonno, viene compromesso in assenza di riposo, generando effetti negativi sulla concentrazione.
Effetti della privazione del sonno sull’attenzione
Quando una persona non riesce a riposare adeguatamente, il corpo attiva meccanismi di “purificazione” per cercare di compensare la carenza di sonno. Tuttavia, questo processo porta a una significativa diminuzione dell’attenzione. Laura Lewis, autrice principale dello studio e membro dell’Institute for Medical Engineering and Science del MIT, ha spiegato che il fluido cerebrospinale, normalmente presente durante il riposo, inizia a fuoriuscire anche durante la veglia, compromettendo la capacità di concentrazione. La privazione del sonno non solo incide sull’attenzione, ma ha ripercussioni anche su altre funzioni cognitive, rendendo difficile mantenere uno stato di allerta.
Il sonno è cruciale per il corretto funzionamento del cervello, anche se le ragioni della sua importanza non sono ancora completamente comprese. Studi precedenti hanno dimostrato che la mancanza di sonno provoca un deterioramento delle facoltà cognitive e dell’attenzione. Durante il sonno, il liquido cerebrospinale ha un ruolo fondamentale nell’eliminazione delle tossine accumulate durante il giorno. In uno studio del 2019, Lewis e i suoi colleghi avevano già osservato che il flusso di questo liquido segue un ritmo specifico, correlato alle onde cerebrali, evidenziando ulteriormente l’importanza del sonno per la salute cerebrale.
Le conseguenze della privazione del sonno sul cervello
Per approfondire gli effetti della mancanza di sonno, i ricercatori del MIT hanno coinvolto 26 volontari in due esperimenti: uno condotto dopo una notte insonne e l’altro dopo un sonno ristoratore. Al mattino, i partecipanti hanno eseguito test di attenzione mentre venivano monitorati per diverse misurazioni delle funzioni cerebrali e corporee. Durante il test, ogni soggetto indossava un casco per elettroencefalogramma per registrare le onde cerebrali, mentre veniva effettuata una risonanza magnetica funzionale. Questo approccio ha permesso di misurare non solo l’ossigenazione del sangue, ma anche il flusso di liquido cerebrospinale.
I risultati hanno evidenziato che i partecipanti privati del sonno presentano prestazioni inferiori rispetto a quelli ben riposati. I tempi di risposta erano più lenti e, in alcuni casi, non notavano nemmeno i cambiamenti richiesti. Durante questi momenti di calo di attenzione, i ricercatori hanno registrato un aumento del flusso di liquido cerebrospinale. Lewis ha spiegato che, in queste circostanze, il fluido sembra essere espulso dal cervello per poi essere riassorbito quando l’attenzione si riprende.
I ricercatori ipotizzano che il cervello, in assenza di sonno, tenti di compensare la mancanza di purificazione normalmente attiva durante il riposo. Tuttavia, questo sistema di flusso porta a una diminuzione dell’attenzione. Zinong Yang, autore principale dello studio, ha affermato che il cervello cerca di ripristinare alcune funzioni cognitive attraverso un processo simile al sonno, spostando le dinamiche da stati di alta attenzione a stati di flusso. Sono stati anche identificati altri cambiamenti fisiologici legati ai cali di attenzione, come la diminuzione della frequenza cardiaca e respiratoria e la costrizione delle pupille, che si verifica prima della fuoriuscita del liquido cerebrospinale.
Questi risultati indicano che la dinamica cerebrale non è un fenomeno isolato, ma coinvolge l’intero organismo. Lewis ha messo in evidenza l’importanza di un circuito unificato che regola sia le funzioni cognitive elevate, come l’attenzione, sia i processi fisiologici di base, come il flusso del liquido cerebrospinale e la circolazione sanguigna nel cervello.
