Aumento delle infezioni sessualmente trasmissibili: preoccupazione per Mpox e tigna

Veronica Robinson

Novembre 1, 2025

L’emergenza legata alle infezioni sessualmente trasmesse (IST) sta riprendendo vigore in Europa, con un focus particolare sull’Italia. Durante l’XI Congresso nazionale della Società interdisciplinare per lo studio delle malattie sessualmente trasmissibili (Simast), tenutosi a Firenze nel 2025, esperti del settore hanno manifestato preoccupazione per l’aumento di patologie storiche come sifilide, gonorrea e clamidia, oltre alla comparsa di nuove malattie.

Il contesto epidemiologico delle infezioni sessualmente trasmesse

Negli ultimi anni, i dati epidemiologici in Europa hanno evidenziato un aumento preoccupante dei casi di gonorrea. Nel 2023, sono stati registrati quasi 97.000 casi nell’Unione Europea, un incremento significativo rispetto ai circa 70.000 dell’anno precedente. Anche in Italia, le notifiche di IST hanno mostrato un trend crescente, inclusi i casi di sifilide, gonorrea e clamidia. Questo aumento è riconducibile alla ripresa dei contatti sociali post-pandemia e a carenze nelle misure di prevenzione e screening, che hanno esposto i giovani e le popolazioni vulnerabili a maggiori rischi. Gli esperti avvertono che, oltre alle malattie veneree tradizionali, si stanno manifestando nuove patologie e varianti cliniche che complicano ulteriormente le diagnosi.

Luigi Pisano, dirigente medico in Dermatologia e Venereologia presso l’ospedale Piero Palagi di Firenze, ha richiamato l’attenzione sul monkeypox, noto anche come vaiolo delle scimmie. Sebbene la malattia avesse già attirato l’attenzione nel 2022, nel 2025 si continuano a registrare cluster epidemici. Le forme recenti di infezione mostrano manifestazioni atipiche, con lesioni localizzate e complicazioni, come la proctite, che richiedono un’attenzione particolare.

Le sfide emergenti per la salute pubblica

Le infezioni gastrointestinali a trasmissione sessuale, come Campylobacter, Salmonella, Shigella e epatite A, stanno diventando sempre più comuni, in particolare tra i gruppi a rischio, come i maschi che fanno sesso con altri maschi. Questi patogeni, tradizionalmente trasmessi attraverso alimenti e acqua contaminati, stanno emergendo a causa di pratiche sessuali che comportano il contatto orale-anale. Inoltre, la crescente resistenza agli antibiotici rappresenta una sfida significativa per il trattamento di queste infezioni.

Nonostante la disponibilità di nuovi farmaci per l’epatite C, la malattia continua a destare preoccupazione, con un aumento dei contagi sessuali tra le popolazioni vulnerabili. Un’altra minaccia emergente è la tinea genitalis, un’infezione fungina che colpisce la zona pubica e genitale. Questo fungo, in particolare il Trichophyton indotineae, ha evidenziato resistenza ai principali antifungini, complicando ulteriormente le opzioni terapeutiche.

Strategie per la prevenzione e il controllo delle infezioni

La situazione attuale richiede un intervento immediato per migliorare la prevenzione e il controllo delle IST. Gli esperti avvertono che l’aumento dei casi diagnosticati, insieme alla crescente resistenza antimicrobica, rappresentano una minaccia per la salute pubblica. Luca Bello, presidente nazionale della Simast e ginecologo presso il Centro multidisciplinare per la salute sessuale dell’Asl Città di Torino, ha sottolineato l’importanza di strategie di prevenzione primaria, screening e diagnosi precoce.

Tra le misure suggerite ci sono l’uso di preservativi, le vaccinazioni per HPV, epatite A e monkeypox, oltre a test accessibili per le popolazioni a rischio, come i giovani sessualmente attivi e le persone con partner multipli. È essenziale rafforzare i sistemi di monitoraggio per aggiornare le linee guida terapeutiche in base ai dati sulla resistenza. La Simast si propone come partner scientifico nella creazione di linee guida condivise, sfruttando competenze multidisciplinari per affrontare efficacemente le nuove sfide legate alle infezioni sessualmente trasmesse.

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