La presidente in carica della Tanzania, Samia Suluhu Hassan, ha trionfato in modo schiacciante nelle elezioni, come riportato dai risultati preliminari diffusi sabato dalla televisione di Stato. Questo annuncio è giunto dopo tre giorni di violenze che hanno seguito il voto, avvenuto mercoledì, giorno delle elezioni presidenziali e legislative. Le consultazioni si sono svolte in un contesto di forte repressione, con i principali avversari della presidente incarcerati o esclusi dalla competizione. Secondo le affermazioni dell’opposizione, il bilancio delle vittime ammonta a circa 700 morti.
Nonostante le contestazioni e le accuse di irregolarità , la televisione pubblica ha comunicato che la Hassan ha ottenuto oltre il 95% dei voti espressi in tutti i collegi elettorali. I risultati definitivi sono attesi a breve, con una cerimonia di insediamento programmata per sabato. Le informazioni sono state trasmesse da un inviato dell’AFP, che ha dovuto utilizzare il telefono a causa dell’interruzione di Internet che affligge il Paese, abitato da 68 milioni di persone.
Samia Suluhu Hassan ha assunto la presidenza della Tanzania nel 2021, succedendo a John Magufuli, deceduto in carica. Inizialmente, la presidente era stata apprezzata per aver allentato le restrizioni imposte dal suo predecessore, ma successivamente è stata criticata per la sua dura repressione nei confronti dei dissidenti, specialmente in prossimità delle elezioni. Fino ad ora, non ha rilasciato dichiarazioni riguardo ai disordini recenti.
Gli scontri a Dar es Salaam
Mercoledì, la capitale economica della Tanzania, Dar es Salaam, è stata teatro di sparatorie mentre migliaia di persone manifestavano contro il governo, incendiando una stazione di polizia. Le proteste si sono rapidamente diffuse in tutto il territorio nazionale. Secondo quanto riportato dal portavoce del partito di opposizione Chadema, John Kitoka, il numero dei morti a Dar es Salaam ha raggiunto circa 350, mentre a Mwanza, nel nord del Paese, le vittime sono più di 200. Sommandole con i dati provenienti da altre località , il totale delle vittime si avvicina a 700.
Chadema, che è stato escluso dalle elezioni, ha invitato i cittadini a boicottare il voto. Il suo leader, Tundu Lissu, è attualmente sotto processo per tradimento, un reato che prevede la pena di morte. In risposta alle accuse di violenza, il ministro degli Esteri tanzaniano, Mahmoud Thabit Kombo, ha affermato al canale Al-Jazeera che non c’è stato un uso eccessivo della forza, descrivendo la situazione come caratterizzata da “focolai di violenza”. Tuttavia, ha anche riconosciuto che non ci sono dati ufficiali sul numero delle vittime.
Richiesta di indagine da parte dell’ONU
Diverse strutture sanitarie hanno scelto di non rilasciare commenti sulla situazione, complicando ulteriormente la raccolta di informazioni. La connessione a Internet rimane in gran parte interrotta, ostacolando il flusso di notizie e dati. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha espresso la sua preoccupazione, chiedendo venerdì un’indagine approfondita e imparziale sulle segnalazioni di uso eccessivo della forza. Ha invitato tutte le parti coinvolte a mantenere la calma e a prevenire ulteriori escalation della violenza.
