Hamas restituisce resti di tre persone, avviate le operazioni di identificazione

Rosita Ponti

Novembre 1, 2025

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha reso noto che, nella serata di venerdì 24 gennaio 2025, l’organizzazione palestinese Hamas ha consegnato a Israele parti dei corpi di tre individui. Questi resti sono stati trasferiti per essere identificati dalle autorità israeliane.

Restituzione dei corpi e ostaggi

Non è ancora chiaro se i resti consegnati siano riconducibili a uno degli ultimi 11 ostaggi, i cui corpi Hamas si è impegnato a restituire a Israele in base a un accordo stabilito. Secondo quanto previsto dalla prima fase del cessate il fuoco, in vigore dal 10 ottobre 2024, l’organizzazione palestinese avrebbe dovuto restituire i corpi di tutte le 28 persone uccise e rapite. Fino ad oggi, Hamas ha consegnato i corpi di 17 individui.

Tensioni sul cessate il fuoco

La questione della restituzione dei corpi ha sollevato tensioni significative riguardo all’applicazione del cessate il fuoco. Le autorità israeliane hanno accusato Hamas di ritardare deliberatamente il processo di restituzione. D’altro canto, Hamas sostiene di voler restituire i corpi, ma afferma di affrontare difficoltà tecniche nel recupero degli stessi.

Sviluppi recenti

In un ulteriore sviluppo, lunedì 27 gennaio 2025, Hamas ha consegnato altri resti. Dopo l’identificazione, è emerso che i resti appartenevano a un ostaggio, il cui corpo era stato recuperato dall’esercito israeliano nel dicembre 2023. L’esercito ha diffuso un video ripreso da un drone, in cui si osserva Hamas mentre seppellisce i resti, apparentemente per inscenare la scoperta e la successiva consegna ai funzionari della Croce Rossa.

Denunce e rispetto per le vittime

Israele ha denunciato Hamas per aver violato in modo evidente i termini del cessate il fuoco. Anche il CICR ha condannato la manipolazione dei resti, sottolineando l’importanza di trattare con rispetto le vittime e le loro famiglie.

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