Il clan Hilicic lancia un avvertimento al sindaco di Roma: “Adesso è il tuo turno”

Rosita Ponti

Novembre 1, 2025

La tensione tra l’amministrazione comunale di Roma e le infiltrazioni di illegalità nelle aree periferiche ha raggiunto un nuovo culmine a seguito delle gravi minacce rivolte al sindaco Roberto Gualtieri e alla sua famiglia attraverso i social media. L’intimidazione, che ha incluso un’immagine di un’arma, è stata interpretata come una reazione alla recente demolizione di due villette abusive a Rocca Cencia, un territorio controllato dal clan Sinti Hilicic.

Il messaggio minaccioso, pubblicato da Silvio Hilicic, noto come “Silvietto” e identificato come residente in una delle abitazioni abbattute, è rapidamente diventato virale. Hillicic ha sfidato direttamente il sindaco, scrivendo: “Questo è per te, sindaco, e per la tua famiglia. Come ha buttato giù la nostra casa, io butterò la sua. Tempo al tempo. Lo Stato non mi fa paura.” In un altro passaggio, ha lamentato come l’azione dello Stato avesse privato “una famiglia con otto minori” di un tetto.

Le indagini in corso e il blitz interforze

In risposta all’escalation delle minacce, le autorità hanno attuato un blitz interforze che ha coinvolto Carabinieri, Digos e Guardia di Finanza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, che ha aperto un fascicolo sull’episodio. Le indagini si concentrano sul reato di minaccia aggravata, anche se al momento non ci sono fermi. L’obiettivo principale dell’operazione è identificare l’utente del profilo social e localizzare l’arma mostrata nel post. L’immagine allegata mostrava un uomo con un fucile mitragliatore, richiedendo un intervento immediato per verificare la veridicità dell’arma, se fosse regolarmente detenuta o un giocattolo.

Gli investigatori stanno esaminando dati informatici e telematici per rintracciare le persone coinvolte nella diffusione della minaccia. Il blitz è stato condotto a Rocca Cencia e a Valle Martella, dove le famiglie sgomberate dalle villette abusive erano state ricollocate. Le perquisizioni sono state finalizzate alla ricerca di prove utili. L’azione tempestiva delle forze dell’ordine dimostra la determinazione dello Stato nel non tollerare alcuna forma di intimidazione nei confronti delle istituzioni.

Solidarietà bipartisan al sindaco di Roma, Gualtieri

L’episodio ha suscitato una vasta e coesa ondata di solidarietà bipartisan. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito l’intimidazione “inaccettabile” su X. Anche i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani hanno espresso la loro solidarietà, con Salvini che ha chiesto “Nessuna tolleranza per minacce e violenze” e Tajani che ha condannato il gesto.

Dal Partito Democratico, la segretaria Elly Schlein ha manifestato la sua “vicinanza personale e di tutta la comunità del Partito Democratico” al sindaco, mentre Chiara Colosimo, presidente della commissione antimafia, ha affermato: “Silvio Hilic, lo Stato vince.” Anche Angelo Valeriani della Lega ha descritto l’atto come un “attacco vigliacco”, e Carlo Calenda di Azione ha condannato “con la massima fermezza questo gesto vile,” sottolineando la necessità di un’unità politica di fronte alla violenza. Ulteriore supporto è giunto dalla presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli, e dal gruppo di maggioranza della Città Metropolitana, che hanno ribadito che “nessuna intimidazione può fermare il percorso di rigenerazione avviato dalla nostra amministrazione.

Il sindaco ha mantenuto una posizione di fermezza, dichiarando di aver denunciato ogni commento intimidatorio e di non accettare minacce da parte di nessuno, confermando la sua determinazione a proseguire nella lotta per la legalità e la rigenerazione urbana.

Il clan Hilicic

Il clan Hillicic, di etnia Sinti, ha consolidato la sua attività illecita nell’area di Rocca Cencia, nella periferia orientale di Roma. Il loro nome è emerso per le operazioni di edilizia abusiva che hanno caratterizzato il quartiere, dove hanno costruito numerose villette su terreni vincolati e non edificabili, eludendo sistematicamente le normative urbanistiche.

L’attività degli Hillicic rappresenta un esempio di controllo abusivo del territorio, tipico di alcune organizzazioni criminali a base familiare attive nella capitale. La loro egemonia su questa porzione di territorio è stata recentemente messa in discussione dall’amministrazione comunale, impegnata a ripristinare la legalità.

Le recenti demolizioni delle strutture abusive, come quelle delle due ville che hanno scatenato la violenta reazione del clan, hanno evidenziato la determinazione di Silvio Hilicic nel difendere il proprio status quo illegale, attraverso le gravi minacce rivolte al sindaco Roberto Gualtieri e alla sua famiglia sui social network.

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