Questa sera, il 1° novembre 2025, alle 19.30, il Cairo accoglierà l’inaugurazione del Grand Egyptian Museum (GEM), il museo più grande al mondo dedicato alla civiltà dei faraoni. Dopo diversi rinvii, l’attesa è finalmente giunta al termine, e i visitatori potranno ammirare l’intero tesoro di Tutankhamon, il famoso faraone bambino. Tra i reperti più affascinanti, la maschera funeraria del giovane re, la quale, secondo recenti studi, svela la vita di un sovrano segnato da malattie, che morì prematuramente a soli 19 anni.
Le meraviglie esposte al grand egyptian museum
Il GEM non si limita a presentare i tesori di Tutankhamon. Un edificio dedicato ospiterà la barca solare del faraone Cheope, un’imponente imbarcazione in legno risalente a circa 4.600 anni fa, considerata uno dei manufatti più antichi e significativi dell’epoca. Dodici gallerie metteranno in mostra una vasta gamma di reperti storici, permettendo ai visitatori di immergersi nella storia e nella cultura dell’antico Egitto. Oltre alle gallerie, il museo prevede anche spazi per i ricercatori, con depositi aperti e laboratori attrezzati per il restauro e la conservazione dei preziosi reperti.
Il significato culturale del museo
L’apertura del Grand Egyptian Museum rappresenta un passo fondamentale per la valorizzazione del patrimonio culturale egiziano. La struttura non solo offrirà un’esperienza unica ai turisti, ma fungerà anche da centro di ricerca e studio per studiosi e appassionati di storia. La presenza di laboratori e officine di restauro garantirà un’adeguata conservazione dei reperti, contribuendo così alla loro preservazione per le future generazioni.
Il museo sarà accessibile al pubblico a partire dal 4 novembre 2025, e si prevede che attirerà visitatori da tutto il mondo, desiderosi di esplorare la ricchezza della storia faraonica. Leonardo Sgura ha avuto l’opportunità di intervistare il direttore del GEM, Ahmed Ghoniem, per conoscere meglio le aspettative e le ambizioni legate a questa straordinaria inaugurazione.