Portaerei statunitensi dirette verso il Venezuela per contrastare i Narcos e il regime di Maduro

Rosita Ponti

Novembre 1, 2025

La situazione nel Mar dei Caraibi sta vivendo un momento di crescente tensione, con la portaerei statunitense Gerald Ford in fase di preparazione per un possibile intervento militare contro il Venezuela, considerato dagli Stati Uniti un “Narco-Stato”. Il 1° novembre 2025, il presidente Donald Trump ha tentato di calmare le acque, affermando di non voler scatenare un conflitto, ma le voci di un attacco imminente contro il regime di Nicolás Maduro si fanno sempre più insistenti.

Le manovre militari statunitensi nel Mar dei Caraibi

La portaerei Gerald Ford rappresenta un simbolo della potenza militare americana e la sua presenza nel Mar dei Caraibi non è casuale. Le forze armate statunitensi stanno intensificando le operazioni nella regione, con l’obiettivo di monitorare e, se necessario, intervenire contro le attività del governo venezuelano. Le manovre navali includono esercitazioni che potrebbero preludere a un attacco mirato a infrastrutture militari e strategiche del Venezuela.

Il governo statunitense ha giustificato queste operazioni come una risposta alla crescente instabilità nella regione e alle preoccupazioni riguardo al traffico di droga e al supporto di Caracas a gruppi armati. La tensione è ulteriormente aumentata dalle recenti dichiarazioni di alcuni funzionari americani, che hanno descritto il regime di Maduro come una minaccia non solo per il Venezuela, ma per l’intera area caraibica.

La reazione della Russia e il sostegno a Caracas

In risposta alle crescenti minacce americane, la Russia ha dichiarato la sua intenzione di “rispondere adeguatamente” a qualsiasi azione militare contro il Venezuela. Questo sostegno si inserisce in un contesto più ampio di alleanze strategiche, dove la Russia ha dimostrato di voler mantenere la sua influenza in America Latina. Mosca ha storicamente fornito supporto politico e militare a Caracas, e la situazione attuale non sembra cambiare questa dinamica.

Il Ministero degli Esteri russo ha sottolineato l’importanza della sovranità venezuelana e ha avvertito che ogni attacco da parte degli Stati Uniti sarebbe considerato una violazione delle leggi internazionali. La Russia ha anche offerto assistenza tecnica e militare a Maduro, rafforzando così la sua posizione nella regione e creando un contrappeso all’influenza americana.

Con il conflitto che si avvicina, gli sviluppi futuri nel Mar dei Caraibi saranno monitorati con attenzione, poiché le conseguenze di un possibile scontro potrebbero avere ripercussioni significative non solo per il Venezuela, ma per l’intera area caraibica e oltre.

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