Il colosso cinese dell’e-commerce Shein è al centro di una controversia legale in Francia, dove è stato denunciato per la commercializzazione di bambole sessuali con contenuti di natura pedopornografica. La segnalazione è stata effettuata dalla Direzione Generale per la Concorrenza, gli Affari dei Consumatori e la Lotta contro le Frodi (DGCCRF), un ente governativo francese. Questa notizia giunge in un momento critico per il gruppo asiatico del fast fashion, che ha subito tre sanzioni nel corso dell’anno per pratiche commerciali discutibili, mentre si prepara ad inaugurare mercoledì il suo primo negozio fisico nel cuore di Parigi.
Scoperte inquietanti sulle vendite online
Le autorità francesi hanno accertato che il sito di e-commerce Shein offriva bambole sessuali con un aspetto infantile. La DGCCRF ha evidenziato che le descrizioni e le categorie di tali prodotti sul sito non lasciano spazio a dubbi sulla loro natura pedopornografica. In una nota ufficiale, l’ente ha comunicato che, in collaborazione con il procuratore, è stata presentata una segnalazione alla piattaforma. Questo intervento mira a garantire che il gruppo adotti misure rapide e adeguate per affrontare la situazione.
Tra le azioni richieste, vi è la rimozione immediata delle pagine relative a questi prodotti dal sito web, così come la loro eliminazione dalla categoria di vendita. La questione ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza dei minori e alla responsabilità delle piattaforme di e-commerce nella gestione dei contenuti.
La risposta di Shein e le indagini interne
In risposta alle accuse, Shein ha dichiarato di aver rimosso immediatamente le bambole sessuali contestate dalla sua piattaforma. L’azienda ha comunicato che il suo team di Marketplace Governance è attualmente impegnato in un’indagine per comprendere come tali inserzioni siano riuscite a eludere i meccanismi di monitoraggio. Inoltre, è in corso una revisione completa per identificare e rimuovere eventuali prodotti simili che potrebbero essere in vendita da altri venditori terzi.
Shein ha espresso la volontà di collaborare con le autorità per garantire che la sua piattaforma rispetti le normative vigenti e per migliorare i propri sistemi di controllo. Tuttavia, la situazione ha sollevato interrogativi sulla capacità dell’azienda di prevenire il verificarsi di simili problematiche in futuro.
Critiche sulle mancanze di sicurezza
Alice Vilcot-Dutarte, portavoce della Direzione, ha evidenziato che “ci sono persino commenti di acquirenti”. Ha messo in guardia sul rischio che un bambino possa imbattersi in questi prodotti durante la navigazione sul sito alla ricerca di una bambola. La DGCCRF ha sottolineato la mancanza di misure di filtraggio che impediscano ai minori di accedere a contenuti inappropriati, come le bambole sessuali dall’aspetto adulto.
Inoltre, la nota dell’ente ha messo in evidenza che le segnalazioni riguardano non solo il sito web, ma anche il marchio Shein, che ha già affrontato pratiche commerciali ingannevoli, false dichiarazioni e altre violazioni di conformità , risultando in sanzioni precedenti.
Le sanzioni e il futuro di Shein in Francia
La distribuzione di materiale pedopornografico attraverso una rete di comunicazione elettronica comporta pene severe, con una detenzione fino a sette anni e multe che possono raggiungere i 100.000 euro. Nel 2025, Shein ha già ricevuto tre multe in Francia, per un totale di 191 milioni di euro, a causa di violazioni riguardanti normative sui cookie online, false promozioni e informazioni ingannevoli, oltre alla mancata dichiarazione della presenza di microfibre di plastica nei suoi prodotti.
Fino ad ora, Shein ha operato principalmente come piattaforma di vendita online, ma con l’apertura del suo primo negozio fisico a Parigi, l’azienda sta intraprendendo un passo strategico significativo. La situazione attuale rappresenta una sfida non solo per il gigante dell’e-commerce, ma anche per la regolamentazione del settore e la protezione dei consumatori.
