Omicidio nel messinese: un 16enne colpito per errore, tre arresti effettuati

Veronica Robinson

Novembre 2, 2025

Un tragico evento ha scosso la comunità di Capizzi, nel Messinese, dove un ragazzo di 16 anni ha perso la vita a causa di un colpo di pistola. L’incidente è avvenuto il 29 aprile 2025, intorno alle 22.30, nei pressi di un bar affollato. Secondo le prime ricostruzioni, un giovane di 20 anni, già noto alle forze dell’ordine, ha aperto il fuoco contro uno dei clienti all’esterno dell’esercizio commerciale. I proiettili hanno colpito accidentalmente il sedicenne, che è deceduto poco dopo il suo arrivo alla guardia medica di Capizzi. Un 22enne presente al momento dell’attacco è stato ferito e attualmente è ricoverato all’ospedale di Nicosia, ma non corre pericolo di vita.

Le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri, hanno fermato anche il padre e il fratello del presunto autore del gesto, tutti con precedenti penali. Secondo quanto emerso, il ragazzo deceduto era uno studente dell’istituto alberghiero e si trovava davanti al bar quando un’automobile con tre persone a bordo è giunta sul posto. Le indagini sono attualmente coordinate dalla Procura di Enna, che sta cercando di chiarire la dinamica di quanto accaduto.

Stando alle prime informazioni raccolte, sembra che l’obiettivo dell’attacco non fosse né il sedicenne né il 22enne ferito. Gli inquirenti ipotizzano che il giovane autore dello sparo avesse intenzione di colpire un’altra persona con cui aveva precedenti contrasti.

Le reazioni della comunità e delle autorità

Il sindaco di Capizzi, Leonardo Giuseppe Principato Trosso, ha espresso il suo profondo sgomento di fronte a questa tragedia. In un’intervista, ha dichiarato: “La nostra comunità è sgomenta e incredula. È una vera tragedia. Non conoscevo personalmente il giovane ucciso, ma conosco la sua famiglia, composta da persone per bene e grandi lavoratori. Mi dicono che il ragazzo era timido, bravo e studioso”.

Il sindaco ha anche sottolineato la preoccupazione per la sicurezza nella zona, rivelando che la famiglia del presunto omicida ha una lunga lista di precedenti penali. “L’anno scorso alcuni membri della famiglia sono stati indagati per aver dato fuoco alla caserma dei carabinieri. Solo due giorni fa, sono stati sottoposti a controlli per sospetti possesso di armi. Ieri sera poteva essere una strage, poiché quel bar è frequentato da molti giovani”, ha aggiunto il sindaco, evidenziando la necessità di un maggiore supporto da parte delle forze dell’ordine.

In risposta a quanto accaduto, il sindaco ha annunciato l’intenzione di proclamare il lutto cittadino, un gesto simbolico per onorare la memoria del giovane vittima e per sostenere la comunità in questo momento di grande dolore.

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