Papa Leone XIV ha aperto l’Angelus di oggi con una riflessione profonda sulla memoria umana, sottolineando l’importanza di ricordare la vita, la morte e la risurrezione di Gesù. Durante il suo discorso, tenuto il 12 gennaio 2025, il Pontefice ha affermato che “ogni persona è un mondo intero” e ha messo in evidenza come la memoria di Gesù rappresenti un tesoro inestimabile per l’umanità . Ha affermato che senza questa memoria, le vite possono facilmente cadere nell’oblio. “Nella memoria viva di Gesù, anche chi è dimenticato dalla storia riacquista la propria dignità ”, ha dichiarato Leone XIV, richiamando l’attenzione sul significato del messaggio pasquale, in cui Gesù, rifiutato dai costruttori, diventa la pietra angolare della fede cristiana.
Riflessioni sulla memoria e l’eucaristia
Il Papa ha poi collegato il tema della memoria con la tradizione cristiana di ricordare i defunti durante l’Eucaristia, evidenziando come questa pratica rappresenti un atto di speranza per coloro che sono stati perduti. “Da quell’annuncio sorge la speranza che nessuno andrà perduto”, ha aggiunto, sottolineando il valore della preghiera per i propri cari.
Situazione in Sudan e appello alla comunità internazionale
In un momento di particolare gravità , Leone XIV ha anche affrontato la situazione in Sudan, descrivendo la crisi in corso nel Darfur settentrionale come “tragica”. Ha espresso il suo dolore per le notizie di violenze indiscriminate che colpiscono donne e bambini e per gli attacchi contro i civili. “Le sofferenze inaccettabili che stanno vivendo queste persone sono il risultato di mesi di conflitto”, ha affermato il Papa, esortando a pregare affinché il Signore accolga i defunti e sostenga coloro che soffrono. Ha rinnovato il suo appello alle parti coinvolte per un cessate il fuoco e per l’apertura di corridoi umanitari, sottolineando l’urgenza di un intervento da parte della comunità internazionale per fornire assistenza a chi si prodiga nel portare soccorso.
Momento di intimità spirituale
Al termine dell’Angelus, Papa Leone XIV ha condiviso un momento di intimità spirituale, annunciando che nel pomeriggio si recherà al Cimitero del Verano per celebrare un’Eucaristia in suffragio di tutti i defunti. Ha espresso la sua intenzione di pregare non solo per i suoi cari, ma anche per coloro che sono dimenticati. “Il nostro Padre Celeste ci conosce e ci ama, uno per uno, e non dimentica nessuno”, ha concluso, ribadendo la sua fede nella memoria e nell’amore divino.
