La procura dei minori di Torino ha avviato un’inchiesta per sequestro di persona e violenza privata in merito a un episodio avvenuto la notte di Halloween, che ha coinvolto un ragazzo di 15 anni di Moncalieri, comune situato nella provincia di Torino. Gli indagati sono tre adolescenti, due ragazzi e una ragazza, di età rispettivamente di 14, 15 e 16 anni, già noti alle autorità per atti vandalici e danneggiamenti.
Secondo la denuncia presentata dalla madre del quindicenne, il ragazzo, affetto da disagio cognitivo, sarebbe stato vittima di una brutale aggressione da parte dei tre coetanei. La madre sostiene che il figlio sia stato rinchiuso in una stanza, maltrattato e costretto a tuffarsi nel fiume Dora. Tra le violenze subite, la rasatura delle sopracciglia e di alcuni ciuffi di capelli, oltre all’atto di spegnere una sigaretta sulla sua caviglia.
La ricostruzione degli eventi
Nella serata di Halloween, il quindicenne è stato invitato a una festa da tre coetanei, ignaro del piano che avevano architettato. Decidendo di partecipare, ha rinunciato a trascorrere la serata con il nonno. I tre, due ragazzi e una ragazza, lo hanno condotto in un appartamento di Torino, dove gli hanno sottratto il cellulare e lo hanno aggredito fisicamente. Dopo la violenza iniziale, il ragazzo è stato rinchiuso in bagno per un periodo di circa due ore.
Al suo rilascio, i giovani lo hanno costretto a subire ulteriori umiliazioni: con una lametta gli hanno rasato le sopracciglia e i capelli, deturpando la sua immagine. Inoltre, gli hanno inflitto una bruciatura, spegnendo una sigaretta sulla sua caviglia. La situazione è degenerata in un vero e proprio incubo, con il ragazzo costretto a uscire di casa sotto la minaccia di un coltello. “Lo hanno fatto mettere sotto una fontanella, a petto nudo, tra sputi e insulti“, ha raccontato la madre sui social media. Infine, il ragazzo è stato obbligato a entrare nel fiume Po. È stato liberato solo il mattino seguente e, intorno alle 13, è riuscito a contattare i genitori.
Le indagini in corso
La storia, che ha i contorni di un film dell’orrore, è stata condivisa dalla madre del ragazzo sulla pagina Facebook “Sei di Moncalieri se (official)”, ma il post è stato rimosso dopo poche ore. I carabinieri hanno confermato l’accaduto, pur non rilasciando ulteriori informazioni. La madre si è recata presso la stazione dei carabinieri di Moncalieri insieme al figlio, il quale ha confermato la sua drammatica esperienza.
Le indagini sono attualmente in corso, con l’obiettivo di raccogliere e incrociare le testimonianze riguardanti l’accaduto. Gli investigatori stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza e analizzando le celle telefoniche utilizzate dai tre ragazzi durante la notte di Halloween.
Il sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna, ha commentato l’accaduto, esprimendo la sua preoccupazione: “È una storia dai contorni agghiaccianti su cui auspico che le forze dell’ordine riescano presto a fare luce. Qualunque sia l’esito delle indagini, la vicenda lascerà una ferita indelebile sulla vita di un ragazzo e della sua famiglia“.
