Dalla Grande Guerra alle missioni internazionali: i soldati italiani commemorano il 4 novembre

Rosita Ponti

Novembre 4, 2025

Quest’anno, la Fondazione Insigniti Ordine al Merito della Repubblica Italiana intensifica il proprio impegno, invitando i rappresentanti dei vari organismi a condividere come il 4 novembre venga commemorato, anche a migliaia di chilometri dai confini nazionali. Tra i contributi più rilevanti si distingue quello del Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Diella, il quale offre uno sguardo sulle basi NATO all’estero, dove i militari italiani celebrano questa giornata con un forte senso di memoria, riconoscenza e servizio alla Patria.

Il 4 novembre: giorno della memoria e della riconoscenza

Nel contesto attuale, caratterizzato da un clima di grande incertezza e da scenari internazionali complessi, il 4 novembre assume un significato particolare. I conflitti globali e le tensioni tra diversi attori, statali e non, pongono interrogativi sulla stabilità delle relazioni internazionali, che sono state regolate negli ultimi ottant’anni. Le notizie quotidiane ci ricordano che, purtroppo, il fantasma della guerra è tornato a far sentire la sua presenza, rendendo ogni riflessione sulla Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate estremamente attuale.

In questo contesto di pace fragile e instabile, la celebrazione del 4 novembre si rivela di fondamentale importanza. Questo giorno non rappresenta un’ode alla guerra, ma piuttosto un tributo alla pace conquistata, un momento di riflessione per onorare coloro che hanno sacrificato la propria vita per un’Italia libera e unita. È un’occasione per riaffermare valori come libertà, democrazia e solidarietà, che sono essenziali nel nostro quotidiano. La riconoscenza diventa un legame con il passato, permettendoci di esprimere gratitudine a chi ha dato tutto, anche la vita, per il bene della nazione.

Memoria e riconoscenza: un legame senza tempo

Il 4 novembre 1918 segna un momento cruciale nella storia italiana: la conclusione della Prima Guerra Mondiale. Con l’Armistizio di Villa Giusti, l’Esercito Italiano completò il processo di unificazione nazionale, pagando un prezzo elevato in termini di vite umane e sofferenze. Questa data è simbolo di memoria e riconoscenza, un giorno per ricordare chi ha combattuto per la libertà e l’unità del Paese.

Oggi, in un’epoca in cui la pace sembra essere precaria e il disordine internazionale si fa sentire, la memoria di quegli eventi storici ci spinge a riaffermare con forza i valori fondamentali della nostra società. Nei nostri spazi quotidiani, come metropolitane e stazioni, incrociamo frequentemente gli sguardi attenti dei soldati dell’Esercito Italiano impegnati nell’Operazione “Strade Sicure”. Questi uomini e donne, così come coloro che operano lontano dalle famiglie per garantire la sicurezza internazionale in missioni che vanno dal Libano al Kosovo, incarnano lo stesso spirito di dedizione e sacrificio di chi ha servito l’Italia in passato.

La riconoscenza per il loro servizio ci connette idealmente a chi li ha preceduti, rinnovando nel tempo i sentimenti e le virtù che l’Italia celebra in questa giornata significativa.

Il servizio dell’esercito italiano nella sicurezza nazionale

L’Esercito Italiano rappresenta un elemento fondamentale per la sicurezza dei cittadini, operando in sinergia con le istituzioni e proteggendo le nostre città. I militari italiani sono impegnati in diversi scenari, tra cui Bulgaria, Lettonia e Ungheria, sotto l’egida della NATO. L’Italia, rispettando gli impegni internazionali, contribuisce attivamente alla sicurezza collettiva, consapevole che la stabilità tra le Nazioni si raggiunge solo attraverso la cooperazione.

I soldati italiani, che si addestrano con le forze di altri Stati e lavorano in comandi multinazionali, sono consapevoli della grande responsabilità che hanno. La loro dedizione e il loro amore per la Patria si riflettono nei valori di chi ha servito nelle guerre precedenti. La complessità del panorama internazionale ha generato nuove sfide, e il ritorno della guerra nelle nostre vicinanze richiede all’Esercito di acquisire nuove competenze, garantendo così la difesa dell’Italia e un efficace presidio della pace, in linea con i principi della Costituzione Repubblicana.

Un gesto di riconoscenza per i soldati italiani

Un modo semplice e significativo per celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è quello di esprimere gratitudine ai soldati. Se ci imbattiamo in un militare impegnato nell’Operazione “Strade Sicure” o in una fila di soldati in partenza per una missione all’estero, avviciniamoci e diciamo: “Grazie per il tuo servizio”. Questo gesto, seppur semplice, rappresenta un riconoscimento per l’impegno di tutti coloro che, in passato e nel presente, hanno onorato l’Italia.

Il ruolo della fondazione insigniti omri

La Fondazione Insigniti OMRI si impegna a promuovere le tradizioni civili della Repubblica, contribuendo a rafforzare il senso di appartenenza alla Patria, anche per coloro che si trovano lontano dai confini nazionali. Attraverso le testimonianze dei militari italiani in servizio presso le basi NATO, la Fondazione dimostra che queste celebrazioni non sono meri riti formali, ma occasioni per trasmettere valori di servizio e dedizione. In questo modo, contribuisce a unire generazioni diverse e a consolidare l’orgoglio nazionale, ricordando che gli uomini e le donne delle Forze Armate continuano a difendere la Patria e a promuovere la pace, ovunque si trovino.

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