Quest’anno, la Fondazione Insigniti OMRI ha scelto di commemorare il 4 novembre attraverso le testimonianze dei rappresentanti dei propri organismi, evidenziando come questa importante ricorrenza venga vissuta anche oltre i confini nazionali. Tra i contributi ricevuti, spicca quello dell’Ammiraglio di Squadra Carmelo Bonfiglio, il quale descrive le modalità con cui la Marina Militare celebra questa giornata a bordo delle navi in navigazione, mantenendo vivi i valori di memoria, riconoscenza e servizio verso la Patria.
Il 4 novembre e il significato per i marinai italiani
Il 4 novembre rappresenta una data che unisce indissolubilmente l’Unità Nazionale e le Forze Armate italiane. In tutto il Paese, si svolgono cerimonie solenni, che vedono la partecipazione di Autorità e cittadini, con l’obiettivo di onorare i caduti e di avvicinarsi ai simboli e ai luoghi della Patria. Dall’anno 2008, nuove modalità di celebrazione hanno arricchito questa commemorazione, rendendola più accessibile e sentita dalla popolazione.
Caserme, aeroporti e basi navali aprono le loro porte al pubblico, permettendo a famiglie e cittadini di visitare le installazioni militari e di condividere, per un giorno, la vita dei propri cari in uniforme. Questa opportunità consente di partecipare anche ai pasti nelle mense militari, creando un momento di vera comunione di intenti e valori, vissuto tra affetti e spirito di appartenenza.
Le celebrazioni in mare
Ma come si celebra il 4 novembre a bordo delle navi, lontano da casa? Già nel 1901, il poeta Antonio Fogazzaro, nella sua “Preghiera del Marinaio”, esprimeva il desiderio di benedizione per le case lontane e le persone care. Le sue parole racchiudono il profondo significato del distacco e della dedizione che caratterizzano la vita dei marinai, spesso lontani dalle comunità ma sempre legati allo spirito del Paese.
Con un impegno costante, le donne e gli uomini della Marina garantiscono la sicurezza dei mari, soccorrono chi si trova in difficoltà e portano, ovunque sventoli il Tricolore, un messaggio di pace e solidarietà. Rappresentano l’Italia migliore, capace di coniugare disciplina e umanità, fermezza e compassione.
Cerimonie sobrie e significative
Per i marinai, ogni giorno in mare può essere considerato una celebrazione del 4 novembre. Tuttavia, anche lontano dalle coste italiane, questa giornata viene onorata con sobrietà e intensità. Dopo l’alza bandiera, il Comandante convoca l’assemblea generale dell’equipaggio per commemorare i caduti. Durante questa cerimonia vengono letti i messaggi del Presidente della Repubblica, del Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore della Difesa, e si consegnano elogi e riconoscimenti al personale che si è distinto.
Queste cerimonie, pur nella loro semplicità, sono cariche di significato e riflettono l’anima profonda di chi vive e serve il mare. I pensieri degli equipaggi sono sempre rivolti alle “case lontane” e alle “care genti”, per le quali si rinnova ogni sera, al tramonto, la stessa invocazione: “Benedici noi che, per esso, vegliamo in armi sul mare.”
Il ruolo della Fondazione Insigniti OMRI
La Fondazione Insigniti OMRI si impegna a promuovere le ritualità civili della Repubblica, considerandole momenti fondamentali per rafforzare il senso di appartenenza alla Patria. Raccontando come i connazionali che operano all’estero vivono il 4 novembre, la Fondazione dimostra che queste celebrazioni sono molto più di semplici date commemorative: sono strumenti di memoria, consapevolezza e responsabilità civica, capaci di unire diverse generazioni e trasmettere valori di servizio, solidarietà e cittadinanza attiva.
Attraverso questo impegno, la memoria delle istituzioni e delle tradizioni della Repubblica diventa un patrimonio condiviso, rafforzando l’identità nazionale e rendendo omaggio a coloro che, con dedizione, servono il Paese in ogni angolo del mondo.
 