La situazione degli infortuni sul lavoro in Italia continua a destare preoccupazione, con un tragico aggiornamento registrato il 4 novembre 2025. In questa data, il bilancio delle vittime ha raggiunto quota cinque, un numero che si aggiunge a una lunga lista di incidenti mortali che colpiscono operai e lavoratori in tutto il Paese. I casi si sono verificati in diverse regioni, da Napoli fino al Piemonte, evidenziando un fenomeno che sembra non avere fine e che trasforma luoghi di lavoro in scene di tragedia.
Le vittime del giorno
Nella cittร di Napoli, precisamente a Scampia, Marco Iazzetta, un operaio di 63 anni, รจ deceduto dopo quasi due mesi di ricovero in ospedale a causa di un infortunio avvenuto il 10 settembre. La sua caduta da un’altezza di un piano in una palazzina in costruzione ha segnato la fine di una vita dedicata al lavoro edile. Al Nord, a Crevoladossola, in Piemonte, Tarcisio Valci, di 56 anni, ha perso la vita cadendo dal cassone di un autocarro all’interno della ditta Ossola Marmi e Graniti.
Un altro tragico episodio ha coinvolto un operaio di 31 anni di origini indiane, che รจ morto dopo una caduta di dieci metri in una cava nel Bresciano. A San Giorgio Piacentino, un uomo di 64 anni รจ stato travolto da un muletto nel cortile di un’azienda, morendo sul colpo, mentre in Sardegna un agricoltore di 51 anni ha perso la vita a causa di un incidente con il suo trattore nelle campagne tra Tergu e Nulvi. Questi eventi drammatici hanno ulteriormente aggravato una situazione giร critica.
Statistiche allarmanti sugli infortuni
I dati forniti dall’INAIL, aggiornati al 30 settembre 2025, rivelano un quadro preoccupante: nei primi nove mesi dell’anno, le denunce di infortuni mortali hanno raggiunto quota 777, con un incremento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo significa che in Italia, in media, si registrano quasi tre morti sul lavoro ogni giorno. La Campania si distingue come una delle regioni piรน colpite, con 84 vittime complessive, di cui 28 solo nella provincia di Napoli. Queste statistiche, fornite dalla CGIL Napoli e Campania, pongono l’accento sulla necessitร di interventi urgenti.
Misure del governo e reazioni sindacali
In risposta a questa emergenza, il governo ha recentemente varato un Decreto Legge che prevede misure per un valore di circa 900 milioni di euro. Tra le novitร introdotte, spicca l’obbligo del badge di cantiere per i lavoratori delle ditte coinvolte in appalti e subappalti, un documento dotato di un codice univoco anti-contraffazione. Sono previsti anche premi per le aziende virtuose e borse di studio fino a settemila euro per gli orfani delle vittime. Inoltre, il provvedimento prevede nuove assunzioni di ispettori e Carabinieri per potenziare i controlli sul campo.
Tuttavia, i sindacati e alcune forze politiche esprimono preoccupazione per lโinsufficienza delle misure adottate. La CGIL, pur riconoscendo il potenziale del badge digitale, sottolinea la necessitร di un cambiamento radicale nel modello di impresa, evidenziando le problematiche legate alla precarietร e al mancato rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro. In questo contesto, Roberto Fico, ex Presidente della Camera e candidato per il centrosinistra in Campania, ha proposto l’istituzione di una Procura ad hoc per la sicurezza dei cantieri, sottolineando l’urgenza di investire maggiormente nella sicurezza sul lavoro per fermare il drammatico bilancio di morti e feriti.
 