Morte di Cheney, ex vicepresidente Usa accanto a George W. Bush: protagonista della lotta al terrorismo

Veronica Robinson

Novembre 4, 2025

L’ex vicepresidente degli Stati Uniti, Dick Cheney, è deceduto all’età di 84 anni, come confermato dalla sua famiglia e riportato dalla CNN. Cheney, che ha servito al fianco del presidente repubblicano George W. Bush per due mandati tra il 2001 e il 2009, ha avuto un’influenza significativa nella politica americana per decenni. Tuttavia, negli ultimi anni della sua vita, il politico conservatore ha visto il suo status all’interno del partito repubblicano deteriorarsi, in particolare a causa delle sue aspre critiche nei confronti dell’ex presidente Donald Trump, definito da Cheney come un “codardo” e una minaccia per la democrazia.

Cheney ha espresso il suo voto alle elezioni presidenziali del 2024 a favore di Kamala Harris, un gesto che evidenzia la frattura all’interno del partito repubblicano e il suo allontanamento dai valori tradizionali che aveva rappresentato per tanto tempo.

Una carriera politica influente

Cheney è stato considerato il più potente vicepresidente della storia moderna americana, giocando un ruolo cruciale come architetto della guerra al terrorismo dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001. La sua strategia ha portato all’invasione dell’Iraq, un evento che ha segnato profondamente la geopolitica mondiale. La sua visione politica e le sue decisioni hanno avuto ripercussioni che si sono fatte sentire a livello globale.

La famiglia ha comunicato che Cheney è morto a causa di complicazioni legate a una polmonite e a problemi cardiovascolari. Al suo fianco, al momento del decesso, c’erano la moglie Lynne, le figlie Liz e Mary e altri membri della famiglia, testimoniando un legame familiare profondo che ha caratterizzato la sua vita.

Salute e resilienza

Nel corso della sua vita, Cheney ha affrontato numerose sfide legate alla salute, tra cui una serie di infarti che non hanno fermato il suo impegno politico. Nel 2012, si è sottoposto a un trapianto di cuore, un intervento che ha descritto come un dono che gli ha permesso di prolungare la sua vita di oltre un decennio. In un’intervista del 2014, Cheney ha dichiarato che il nuovo cuore gli ha dato “il dono stesso della vita”, evidenziando la sua determinazione a continuare a partecipare attivamente alla vita pubblica.

La sua carriera è stata caratterizzata da una serie di decisioni controverse e da un approccio pragmatico alla politica, che ha spesso sollevato dibattiti accesi. Cheney ha saputo navigare le acque tumultuose della politica americana, lasciando un’impronta indelebile nella storia del paese.

Un’eredità controversa

Con la sua morte, il mondo politico statunitense perde una figura di grande rilievo, la cui eredità è complessa e controversa. Cheney è stato un simbolo del conservatorismo americano, ma la sua posizione rispetto a figure emergenti nel partito ha evidenziato le tensioni interne e le trasformazioni in atto. La sua vita e carriera continueranno a essere oggetto di studio e discussione, mentre gli storici e i commentatori cercheranno di comprendere appieno il suo impatto sulla storia recente degli Stati Uniti.

Il 4 novembre 2025 segna la fine di un’era per un politico che ha influenzato profondamente il corso della politica americana e internazionale.

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