New York riflette su se stessa: oggi si vota nella metropoli meno americana d’America

Veronica Robinson

Novembre 4, 2025

La metropoli di New York City, un crogiolo di culture con una popolazione di oltre 8 milioni di abitanti, si prepara a un importante appuntamento elettorale. I cinque distretti della città, che ospitano una varietà di settori come la finanza, la tecnologia, l’arte e la diplomazia, si apprestano a riflettere sulle proprie scelte politiche in occasione delle elezioni di metà mandato, che si svolgeranno nel novembre 2025.

Il principale candidato per la carica di sindaco

Il principale candidato per la carica di sindaco è Zohran Mamdani, un giovane di 34 anni noto per la sua abilità nel comunicare attraverso i social media. La sua campagna, caratterizzata da un approccio innovativo, si concentra su temi come la lotta contro gli affitti elevati, l’implementazione del trasporto pubblico gratuito e una tassazione dell’1% per i redditi superiori al miliardo di dollari. Mamdani, con il suo kurta che richiama le sue origini indiane dell’Uganda, è stato paragonato a Barack Obama, il quale ha elogiato la sua iniziativa, sebbene non abbia fornito un sostegno ufficiale.

Competizione e candidati

In competizione con Mamdani c’è Andrew Cuomo, ex governatore di New York, 67 anni, il quale ha dovuto dimettersi nel 2021 a causa di accuse di abusi sessuali. Attualmente si presenta come candidato indipendente, avendo perso le primarie democratiche contro Mamdani. Cuomo, sostenuto da Donald Trump, punta a riconquistare la fiducia degli elettori in una città con un bilancio annuale di circa 100 miliardi di dollari.

Il panorama politico

Il panorama politico è completato dall’unico candidato repubblicano, Curtis Sliwa, noto per essere il fondatore dei Guardian Angels, un’organizzazione di pattuglie volontarie contro la criminalità, attiva dal 1979. La sua presenza nella corsa elettorale aggiunge una dimensione interessante al dibattito politico cittadino.

Affluenza e contesto elettorale

Il voto anticipato ha già registrato oltre 735 mila schede, segnando un’affluenza record per le elezioni non presidenziali. Tuttavia, le elezioni non riguardano solo New York City. In New Jersey e Virginia si svolgeranno elezioni statali, mentre la California si trova a dover decidere se modificare i collegi elettorali per favorire i democratici, in risposta alla recente ristrutturazione operata dal Texas a vantaggio dei repubblicani. La situazione politica si fa quindi sempre più complessa e interessante, con gli elettori pronti a esprimere le proprie preferenze in un contesto di grande fermento.

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